Dragoni (di Giovanni M. Mascia). Con l’escussione del primo testimone, si è aperta questa mattina l’istruttoria dibattimentale del processo per l’omicidio dell’imprenditore Sandro Ottaviani, il cui cadavere non è mai stato rinvenuto, ma scomparso nel nulla il 23 aprile del 2008.
Sul banco dei testimoni è stato chiamato a deporre il maresciallo Gianfranco Antuono dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, colui che raccolse la denuncia di scomparsa da parte della figlia della vittima e del cognato per linea paterna. Antuono dispose immediatamente le ricerche del familiare in tutto il circondario, a partire dal capannone di proprietà di Ottaviani, ma affittato ad uno dei due imputati, dove fu trovata parcheggiata l’auto di quest’ultimo. Secondo la Procura la vittima sarebbe stata attirata con l’inganno nei pressi della sua proprietà.
Ieri sono state anche depositate le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali richieste dalla Procura. Al perito De Vincentis non sono state rivolte domande in merito alle trascrizioni. De Vincentis aveva chiesto una proroga di un mese perché in alcuni passaggi le registrazioni erano indecifrabili. La difesa ritiene che dalle intercettazioni non emergono responsabilità nei confronti degli imputati Alfredo Carini 68 anni di Letino, difeso dall’avvocato Paolo Falco, e Antonio Cataldo Russo 74 anni di Dragoni, difeso dall’avvocato Giuseppe Stellato.
Il processo in corso davanti alla corte d’assise di Santa Maria Capua Vetere è stato aggiornato dal presidente Roberto Donatiello all’udienza del 24 ottobre.
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