Aversa. Assolta “per non aver commesso il fatto” l’onorevole Maria Luigia Iodice, accusata di falsificazione di schede elettorali, relativamente alle elezioni regionali del 2021. Nella giornata di ieri, 11 luglio 2023, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Napoli Nord, dott. Raffaele Coppola, nel processo in rito abbreviato, ha assolto “per non aver commesso il fatto” la Iodice, rigettando le richieste della parte civile.
La Procura di Napoli Nord aveva chiesto il rinvio a giudizio contestando i 13 voti ottenuti dalla Iodice nella sezione 9 del comune di San Cipriano di Aversa, ritenuti alterati con il coinvolgimento della stessa candidata e l’aiuto di persone, tuttora, non meglio identificate.
Tutto parte dalla denuncia/querela di Agostino Stellato, primo dei non eletti, e candidato con la lista Noi Campania alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 nella circoscrizione provinciale di Caserta, che denunciava di essere arrivato secondo a pochissimi voti di scarto dalla Iodice, e che la stessa, con il coinvolgimento di aiutanti avesse alterato e/o falsificato il risultato elettorale. Nella tornata elettorale Maria Luigia Iodice ebbe la meglio su Stellato conseguendo 6.780 voti, a fronte delle 6.628 preferenze ottenute dal primo dei non eletti.
Dopo il ricorso al TAR Campania il 21 gennaio 2021, la richiesta di revisione al Consiglio di Stato rigettata il 10 febbraio 2022, e il ricorso respinto perchè dichiarato inammissibile del 13 ottobre 2022, condannandolo anche al pagamento delle spese processuali a carico della Iodice per un totale di 8mila euro, Stellato esce “sconfitto” anche in sede penale con la sentenza di ieri.
Nella sentenza del GUP Coppola si legge che – «la tesi accusatoria si fonda esclusivamente sul principio sintetizzato dall’agio latino “cui prodest scelus, is fecit”, che, in assenza di elementi che comprovino una effettiva partecipazione della lodice alla contestata falsificazione, non consente di pervenire ad una attribuzione di responsabilità penale al di là di ogni ragionevole dubbio».
Inoltre il giudice spiega che – « .. se la lodice fosse realmente coinvolta nella vicenda de quo, avrebbe dovuto essere a conoscenza che dalla Sezione 9 del Comune di San Cipriano d’Aversa ben 14 preferenze erano non veritiere, ciò che non avrebbe dovuto indurla, come invece faceva, a sollecitare in sede di ricorso amministrativo incidentale un controllo anche della predetta Sezione.» – e che «.. la tesi accusatoria, che ipotizza un coinvolgimento dell’imputata nella vicenda in esame, viene svalutata dal fatto che costei avrebbe, sia prima che dopo, agito in modo tale da far emergere le falsificazioni, realizzandole in modo grossolano per poi fare accendere un faro sulla Sezione 9.…» concludendo che «Quest’ultimo in particolare è un chiaro comportamento che dimostra la buona fede della lodice e consente di escludere un suo coinvolgimento diretto nella vicenda de quo, in assenza di risultanze investigative che consentano di risalire ai materiali autori delle alterazioni e ai loro rapporti con l’imputata».
Secondo l’Accusa, la Iodice per il tramite e in concorso di soggetti non meglio identificati «formava falsamente e, comunque, alterava distinte schede elettorali utilizzate presso la Sezione 9 del Comune di San Cipriano d’Aversa e segnatamente, con l’ausilio dei concorrenti ignoti che eseguivano materialmente le sue direttive, alterava n. 13 schede elettorali, aggiungendo ai voti di preferenza espressi dagli elettori, il nominativo “Iodice” vergato in ciascuna scheda dalla stessa mano e con matite non regolamentari nonché formava n. 1 scheda elettorale, contenente voto di preferenza per la Iodice, espresso con l’utilizzo di matita antiregolamentare, annullata in sede di scrutinio».
“La trasparenza e la lealtà sono la mia nota distintiva. – ha dichiarato in una nota stampa la Iodice – Ho basato la mia esistenza su principi etici e legali senza mai tradirli. Sono cattolica ed ho sempre creduto nella Divina Provvidenza che mi è venuta in soccorso allorquando chi, in cattiva fede, ha cercato di farmi del male. Credo – e conclude – fermamente nella giustizia esercitata e fatta prevalere dai Magistrati. Ringrazio, infine, chi mi ha espresso la piena solidarietà in questo periodo non facile”.
Nel collegio difensivo, tra gli altri, erano presenti gli avvocati Ida Sagnelli e Giacomo Papa.