Castel Volturno (Lucio Seneca). Alessandro Moniello e suo figlio Roberto, residenti a Baia Verde frazione di Castel Volturno, sono stati rinviati a giudizio davanti alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere per il prossimo 21 novembre con l’accusa di omicidio. Sono accusati del delitto di Luigi Izzo, il barbiere ucciso sul litorale nel novembre dello scorso anno.
La richiesta per padre e figlio, 50 e 29 anni, il primo meccanico, entrambi detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere era stata avanzata dal pubblico ministero, Annalisa Imparato. Il padre, è accusato di omicidio volontario mentre il figlio deve rispondere del reato di concorso in omicidio con l’aggravante dei futili motivi.
Stando al racconto dei testimoni, quel sabato notte di un anno fa, Luigi, 38 anni, era uscito di corsa dal suo appartamento di via Papa Roncalli per recarsi al Caffè 2.0 perché alcuni amici lo avevano avvisato di un fattaccio capitato al fratello Orlando, 34 anni.
«Tuo fratello ha fatto a botte con Roberto», gli avrebbero detto. Uno scambio di parole per calmare e per chiarire ma poi una volta giunto a casa, si sarebbe trovato alle spalle Moniello. Di qui l’accoltellamento e la tragedia.
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