Santa Maria Capua Vetere. “È a rischio prescrizione il processo sulle presunte violenze e torture avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020”. È quanto si legge in una nota del garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello relativa al processo sui noti fatti accaduti nel penitenziario della provincia di Caserta.
“Ritengo assolutamente necessario, per una società civile, che si risalga presto e bene a tutte le responsabilità. Voglio dire che – sottolinea Ciambriello – occorre scongiurare il rischio che le responsabilità restino coperte dalla prescrizione della gran parte dei reati commessi. Ma lo dico anche nell’interesse di quel personale del carcere che, con sacrificio, fa il proprio lavoro nel rispetto delle regole e delle persone detenute”.
“Sotto quest’ultimo aspetto – prosegue – ho già avuto modo di apprezzare il presidente della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, Roberto Donatiello, che, sicuramente di concreto col presidente del tribunale, Gabriella Casella, hanno imposto ben due udienze settimanali per dare celerità al processo.
Oggi, ancora, apprendo con soddisfazione dall’avvocato Francesco Giuseppe Piccirillo, che mi difende come parte civile contro tutti i responsabili, che il presidente della Corte ha stabilito, per il futuro, che non sarà dedicata più di una udienza per ogni testimone. Il che significa che nella stessa giornata le parti devono concludere sia l’esame che il contro esame. È un atto di ‘accelerazione’ del processo, che deve valere anche per restituire quella dignità istituzionale al carcere di Santa Maria Capua Vetere che questi fatti hanno messo in discussione”. La prossima udienza del processo si terrà il 16 ottobre.