Caserta. Somme e beni per un valore di 1,2 milioni di euro, considerato il profitto illecito derivante dal mancato pagamento delle imposte dirette negli anni 2018 e 2019, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza al legale rappresentante di un’azienda del Casertano operante nel settore del trasporto merci su strada.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Seconda sezione specializzata in criminalità economica) e realizzate dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, rappresentano il risultato di un controllo fiscale eseguito nei confronti della società nel 2022, da cui è emerso come la società avesse predisposto attività progettuali di ricerca e sviluppo fittizie, utili solo ad iscrivere nelle dichiarazioni dei redditi degli anni 2018 e 2019 crediti di imposta riconosciuti per il ristoro delle spese sostenute proprio per tali attività; crediti che poi, tramite la presentazione telematica di modelli F24, venivano usati in compensazione delle imposte da pagare.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto che la S.r.l. aveva indicato la somma di 482mila euro nel 2018 come credito di imposta per le spese in attività progettuali di ricerca e sviluppo, e di 644mila euro nell’anno successivo; per tale motivo il r5appresentante legale della società risponde anche del reato di indebita compensazione.