Cellole. Si terrà domani nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l’udienza di convalida del fermo disposto per l’84enne sospettato dell’omicidio del docente Pietro Caprio, il cui corpo carbonizzato è stato trovato nel primo pomeriggio di sabato in un’auto bruciata a Baia Domizia, località balneare del comune di Cellole.
L’anziano, assistito dal suo avvocato Gabriele Gallo, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Daniela Vecchiarelli. Per gli inquirenti che indagano sul caso – carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca e Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – alla base dell’omicidio ci sarebbero vecchi rancori legati ad un debito che il presunto assassino aveva con la vittima; circostanza che lo stesso 82enne aveva rivelato a carabinieri e pm (sostituti procuratori Chiara Esposito e Gionata Fiore) dopo essere stato portato in caserma, anche se l’anziano aveva spiegato di aver estinto il debito nello scorso mese di settembre.
Ad accendere sospetti sull’ex operaio nonché agricoltore sono state le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza comunali, che hanno ripreso la Fiat Palio del presunto assassino e la Dacia Duster della vittima imboccare insieme poco dopo le 14 di venerdì tre novembre via Pietre Bianche, una stradina di campagna di Baia Domizia; la Palio dell’anziano è stata poi vista mentre intorno alle 14.30 usciva da sola dalla stradina, mentre non c’era traccia dell’auto di Caprio, il cui corpo carbonizzato nell’auto bruciata è stato ritrovato 24 ore dopo.