Caserta. Gli investigatori della squadra mobile della questura di Caserta hanno trovato armi e droga nel corso della perquisizione nel covo-rifugio del super latitante Raffaele Piscitelli, conosciuto anche per il suo alias di ‘O Cervinaro.
Il narcotrafficante, finito in manette perché condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 17 anni di carcere, è considerato dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Polizia, il reggente del Clan Massaro Orrivi nella “Valle di Suessola” dei Comuni di San Felice a Cancello – Cervino – Santa Maria a Vico.
Da otto mesi Piscitelli era ricercato anche perché ritenuto un boss pericoloso. Secondo la Procura Antimafia, il Clan Massaro Orrivi è una costola del clan Belforte di Marcianise, detti anche Mazzacane, e si occupa di traffico di stupefacenti, estorsioni e usura.
La cattura del reggente del clan è avvenuta subito dopo pranzo con un blitz, coordinato dal Questore di Caserta, Andrea Grassi, e messo a segno dal nuovo dirigente della Squadra Mobile, insediatosi appena agli inizi di settembre di quest’anno, Dario Mongiovì, è scattato in un casolare di campagna a Dugenta, al confine tra la provincia di Caserta e quella di Benevento, dove Piscitelli si era nascosto per sottrarsi alla cattura e dove era latitante. Durante le fasi del blitz, Piscitelli ha provato ad opporre resistenza, tentando invano la fuga.
Nel corso dell’operazione gli agenti hanno sequestrato, droga, due fucili e quasi seimila euro in contanti, e hanno poi condotto in Questura a Caserta due presunti fiancheggiatori, i proprietari del casolare, un uomo ed una donna, sulla cui posizione sono in corso verifiche.
L’arresto è avvenuto nelle stesse ore in cui era in corso l’inaugurazione di tre nuove aule del tribunale di Napoli nord, a cui ha partecipato anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.