Carinaro/Teverola. Estorsione ai danni di un farmacista e un tentativo nei confronti di un commerciante: condannati l’anziano boss Aldo Picca e l’emergente Nicola Di Martino. Sì è chiuso il processo di primo grado nei confronti dei due uomini accusati di aver imposto il pizzo in vista della Pasqua a Teverola, in provincia di Caserta.
Per il 70enne Aldo Picca la condanna è a 5 anni e 4 mesi di reclusione, mentre per Nicola Di Martino, 35enne noto come “ventitré”, la pena da scontare è di 5 anni e mezzo. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal GUP del tribunale di Napoli, Marina Miranda, che ha accolto la tesi dell’Antimafia.
Picca e Di Martino erano stati fermati dai carabinieri il sabato Santo, a pochissime ore dalla Pasqua, perché accusati dei due episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, uno dei quali tentato. Imputato e condannato nel processo Spartacus I per associazione mafiosa, Aldo Picca è stato uno dei protagonisti della faida degli anni ’90, tornato libero nel 2020 dopo una lunga detenzione anche al 41bis.
Nicola Di Martino, invece, è considerato dall’Antimafia l’erede di quel cartello criminale guidato da Picca ed egemone nella zona di Carinaro e Teverola.
Si ferma al Pinto il trend positivo durato cinque giornate contro un Catania forte e…
Caserta. Il Presidente della Giunta Regionale della Campania, On. Vincenzo De Luca ha apprezzato l’iniziativa…
Come anticipato nell’articolo della scorsa settimana si deve a S. Antonio Abate la prima organizzazione…
Caserta (). Non basta una prova di carattere a Proia e compagni che passati in…
Valle di Maddaloni. Durante la XXX edizione della Sagra della Mela Annurca, che si terrà…
Giovedì 10 ottobre “Le giornate della Salute” a Puccianiello, presso la Chiesa SS. Nome di…