Succivo. Porto di arma da guerra in luogo pubblico, tentativo di incendio e minaccia aggravata dall’uso di arma. Queste le gravi accuse a cui dovrà rispondere un 63enne di Succivo, in provincia di Caserta, arrestato questa mattina dopo aver scagliato una bottiglia molotov all’interno di un cantiere.
I fatti si sono verificati in via Virgilio intorno alle 8 quando gli operai, spiega una nota dell’Arma, “stavano accingendosi ad eseguire lavori di abbattimento di un immobile per la realizzazione di nuove abitazioni”. Il 63enne è proprietario in un’abitazione attigua al cantiere.
L’ordigno ha impattato “la benna dell’escavatore” per poi esplodere e il liquido che si è riversato al suolo ha prodotto una grossa fiamma spenta da uno degli operai. Solo un “caso fortuito”, precisano i carabinieri, ha evitato feriti tra i lavoratori del cantiere. Il 63enne, “non contento dell’insano gesto”, è rientrato in casa per poi uscirne nuovamente dopo pochi istanti con una bombola e un accendino, minacciando di farla esplodere.
“In tale frangente – ancora la nota – il titolare della ditta prima che l’uomo riuscisse ad aprire la valvola di sicurezza è riuscito a strappargli la bombola di mano scongiurando il peggio”. Il 63enne a questo punto è tornato nuovamente in casa ha preso un lungo coltello minacciando il titolare della ditta e gli operai “che sono riusciti a scappare e chiedere l’intervento dei carabinieri”.
All’arrivo dei militari l’uomo ha prima negato e poi ammesso le sue responsabilità. I carabinieri, a seguito di una perquisizione, hanno rinvenuto il coltello, l’accendino e la bombola di gas. Il 63enne è stato quindi condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.