Parete. Resta in carcere il 74enne Armando Ortodosso, che sabato pomeriggio intorno alle 16 ha ucciso a colpi di pistola il vicino di 60 anni Sebastiano Tessitore in seguito ad una lite scoppiata per questioni di parcheggio all’interno degli spazi condominiali. Lo ha stabilito il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Napoli Nord, Daniele Grunieri, che non ha convalidato il fermo disposto qualche ora dopo l’omicidio dalla Procura per mancanza del pericolo di fuga, ma ha comunque emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, sussistendo i gravi indizi e il pericolo di reiterazione del reato.
Ortodosso, ex guardia giurata, ha confessato il delitto, spiegando di aver iniziato a litigare con la vittima perché questi aveva parcheggiato l’auto in modo tale da impedirgli di accedere al garage.
“Come hai parcheggiato l’auto? Spostala” avrebbe detto Ortodosso al 60enne, che si sarebbe però rifiutato; il 74enne sarebbe risalito a casa per prendere l’arma, una pistola calibro 9 semiautomatica legalmente detenuta, per poi scendere di nuovo, proseguire la lite, e all’ulteriore rifiuto di Tessitore di spostare l’auto, sparare tre-quattro colpi, tutti andati a segno.
L’uomo è poi risalito nel proprio appartamento, dove poco dopo, grazie ad alcuni testimoni, è stato trovato dai carabinieri, cui si è consegnato senza opporre resistenza; i militari hanno anche trovato a casa l’arma del delitto.
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