Violenze+carcere+Uccella%2C+teste+ritratta%3A+%26%238220%3BMai+pestato+dagli+agenti%26%238221%3B
casertanotiziecom
/cronaca/2024/05/16/violenze-carcere-uccella-teste-ritratta-mai-pestato-dagli-agenti/amp/

Violenze carcere Uccella, teste ritratta: “Mai pestato dagli agenti”

Santa Maria Capua Vetere. Sentito dai carabinieri dopo i pestaggi commessi il 6 aprile 2020 dagli agenti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ai danni di detenuti, aveva parlato delle botte subite; oggi in aula, il teste Antonio Zerillo, detenuto attualmente proprio al carcere di Santa Maria Capua Vetere, ha ritrattato ogni accusa, facendo reagire il PM e rischiando concretamente un’incriminazione per falsa testimonianza. E non è il primo detenuto sentito come teste che in aula si contraddice o parzialmente ritratta – il dibattimento con 105 imputati è in corso all’aula bunker del carcere sammaritano – rispetto a quanto dichiarato ai carabinieri durante la fase di indagine.

“Non ricordo di essere stato picchiato – dice Zerillo, costituitosi parte civile nel processo – né in cella, né lungo il percorso e neanche in saletta. E l’ematoma sul gluteo me lo sono fatto quel giorno forse sbattendo da qualche parte”.

“Ma lei durante le indagini, alcuni mesi dopo i fatti – gli contesta il pm Alessandra Pinto – ai carabinieri disse di essere stato picchiato in cella, poi lungo il percorso mentre passava tra due ali di agenti e nella saletta della socialità. Ai carabinieri ha detto il falso?”

“Forse ho firmato senza guardare il verbale”, replica Zerillo, con il presidente del collegio Roberto Donatiello che lo invita a dire la verità. La PM dice che “è significativo che il detenuto è ristretto nello stesso carcere”, provocando la reazione piccata di qualche avvocato.

Il teste Claudio Merolla, vittima dei pestaggi e parte civile, ha poi raccontato che il 6 aprile 2020, “nonostante avessi problemi di natura mentale, fui picchiato in cella insieme al piantone che mi assisteva. Sono poi passato nel corridoio di agenti e ho avuto altre botte, quindi in saletta mi hanno messo faccia al muro e massacrato; dopo mi hanno preso per le caviglie e in quel momento ho visto la Commissaria, quella con i capelli ricci (l’imputata Annarita Costanzo), che guardava e sorrideva, anche se non mi ha fatto nulla; trascinandomi per le caviglie mi hanno poi gettato in cella. Mi hanno anche acceso una parte della barba con accendino. Anche infermieri e medici sono stati disumani. Ho subito violenze e torture ingiustamente e che non ho piĂą dimenticato”.

Dai video però più volte mostrati in aula anche nelle scorse udienze non emerge la presenza della Commissaria della penitenziaria Costanzo nella sala socialità.

Redazione

Recent Posts

Rilanciare l’export, Tajani arriva in città con questo intento

Il 8 aprile 2025, Caserta è stata teatro di un'importante iniziativa volta a rafforzare le…

1 giorno ago

Caserta protagonista a Linea Verde Italia, ecco cosa è accaduto

La provincia di Caserta è stata recentemente al centro dell'attenzione nel programma televisivo "Linea Verde…

2 giorni ago

Reggia di Caserta gratis, ecco come fare: info e biglietti

La Reggia di Caserta, uno dei gioielli architettonici più celebri d'Italia, offre periodicamente l'opportunità di…

3 giorni ago

Legge Basaglia, il Pd di Caserta si impegna per farla difendere

​Il Partito Democratico (PD) ha recentemente ribadito il suo impegno nella difesa e nel rafforzamento…

4 giorni ago

Boxe, Under 17 a vincere è una casertana

Nel panorama pugilistico giovanile, una giovane atleta di Caserta ha recentemente conquistato l'attenzione nazionale, emergendo…

5 giorni ago

Capua, scuola allagata: la situazione è davvero complicata

A Capua, una perdita d'acqua ha causato l'allagamento di un istituto scolastico, complicando notevolmente la…

6 giorni ago