Corruzione nella Sanità a Catanzaro, ai domiciliari agente di commercio del casertano

Catanzaro. Ruota in gran parte intorno alla figura di Giuseppe Lucio Cascini, 52 anni, nativo di Napoli e residente a Davoli (Cz), direttore dell’unità operativa complessa di Medicina nucleare dell’azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, l’indagine per corruzione della Guardia di finanza denominata Sartoria che questa mattina ha portato all’arresto di tre persone, tutte ai domiciliari, e alla sospensione dall’esercizio di funzioni e servizi pubblici per tredici dei 29 soggetti complessivamente indagati.

Oltre a Cascini, sospeso anche dall’esercizio delle funzioni, ai domiciliari sono finiti Pasquale Bove, 64 anni, di Conca della Campania (Caserta), rappresentante dell’azienda di forniture sanitarie Madicalray S.r.l. e Teknos S.r.l., e Ciro Oliverio, 61 anni, di Ercolano (Na), agente commerciale della Siemens Healthcare S.r.l. e amministratore della Holyver Diagnostics S.r.l..

Sospesi dall’esercizio di funzioni e servizi pubblici Gennarina Arabia, 50 anni, Catanzaro; Antonio Nicola Arena, 64 anni, Serra San Bruno; Antonio Armentano, 66 anni, Tarsia; Vittoria Celi, 58 anni, Catanzaro; Pietro Gangemi, 71 anni, Roccella Ionica; Michelina Graziano, 48 anni, Cosenza; Vincenzo Militano, 43 anni, Polistena; Pasquale Minchella, 64 anni, Reggio Calabria; Pasquale Santaguida, 54 anni, Catanzaro; Rita Carlotta Santoro, 66 anni, Cosenza; Adolfo Siciliani, 66 anni, Crotone; Paolo Urzino, 64 anni, Montepaone. (AGI)Kr1/Adv 031124 LUG 24 NNNN

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