Caserta. “La reazione rabbiosa del sindaco Marino alla notizia della nomina della commissione di accesso in Comune, voluta dal Viminale probabilmente a seguito di una serie di inchieste che in questi anni hanno coinvolto la classe dirigente politica e amministrativa del Comune di Caserta, sindaco in testa, è preoccupante. Così come imbarazzante è il vano tentativo di scaricare i suoi vecchi ‘amici’ in maniera così grossolana, come se volesse allontanare da sé il marcio che le indagini della magistratura hanno già documentato”.
Lo dice in una nota Gianpiero Zinzi, parlamentare della Lega, commentando il post del sindaco di Caserta, Carlo Marino che parla di un esponente del Carroccio (di cui non fa il nome) che avrebbe messo a rischio la “vita democratica” della città con l’obiettivo di far cadere sindaco e giunta comunale.
“Ricordiamo al sindaco Marino che la commissione di accesso non è un atto di barbarie né una scelta di natura politica, così come lui stesso sostiene vergognosamente – afferma Zinzi – ma una misura prevista dalla legge e adottata dal Viminale tra l’altro su richiesta del Prefetto e non certo dei parlamentari, così come avvenuto in altre realtà amministrate anche dal centrodestra. È un segnale di forte presenza dello Stato a difesa della democrazia, della libertà e della dignità dei nostri cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa è successo negli ultimi anni, oltre che nelle ultime elezioni del 2021”.
“È bene che, in attesa che la magistratura possa fare il suo corso, il sindaco Marino si assuma la piena responsabilità del disastro amministrativo di Caserta, oltre naturalmente alle sue dichiarazioni al limite della decenza e della querela – aggiunge – Qui se c’è qualcuno che ha macchiato il nome e l’immagine della nostra città, che vuole sabotare la vita democratica dei nostri cittadini e che è andato a braccetto con chi avrebbe potuto avere rapporti ambigui con certi sistemi criminali, è solo il sindaco Marino che pur di salvare la faccia fomenta odio nei miei confronti e disonora la mia buona reputazione con cui ho sempre portato avanti la visione di futuro per questa città, rifiutando sempre, e lo ribadisco, qualunque sostegno a patti e condizioni. Il sindaco stia sereno, il suo nemico non sono io, ma la sua condotta e la sua incapacità amministrativa”.
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