Volatili e cuccioli di cane detenuti in pessime condizioni all’interno in un box auto, sequestro

Sant’Arpino. Numerosi animali detenuti in pessime condizioni all’interno di un box auto sono stati scoperti in provincia di Caserta. Ad intervenire, a Sant’Arpino, sono stati i militari del nucleo forestale di Marcianise, con personale del Nipaaf di Caserta e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Marcianise, in collaborazione con i medici veterinari dell’Asl di Aversa. Nel box auto interrato a servizio di un’abitazione privata, risultato privo di un idoneo sistema di areazione, erano detenuti una cinquantina di animali.

In particolare, 14 piccoli pappagalli della specie Parrocchetti monaci e 21 volatili della stessa specie animale, che è inclusa nell’allegato b del regolamento del Consiglio d’Europa 338/97 relativo alla protezione della fauna e della flora selvatica a rischio di estinzione mediante il controllo del loro commercio in adesione alla Convenzione di Washington (Cites). Per questi volatili, l’uomo presente al momento del controllo non è stato in grado di fornire alcuna fattura fiscale, o certificato Cites o altra documentazione che potesse giustificarne la legittima provenienza e la detenzione. Tra i diversi esemplari di pappagalli anche: un Cacatua rosa; un Parrocchetto alessandrino; un Parrocchetto cenerino; un Pappagallo Amazzone; un Parrocchetto dal collare; un Parrocchetto mutato bianco; due Parrocchetti monaci. Per questi ultimi sono stati prodotti i relativi certificati che hanno giustificato la legittima detenzione. Per due pitoni sono state prodotte le relative certificazioni giustificative.

Presenti, inoltre, altre diverse specie di uccelli e quattro cuccioli di cane, due di razza Chihuahua e due di razza Barboncino, ristretti da ostacoli di fortuna, mancanti di acqua e di cibo.

I carabinieri sottolineano che “essendo tutti gli animali stipati all’interno del box auto, peraltro insieme ad altro materiale vario, la loro detenzione, oltre a non essere autorizzata dall’Asl, è risultata incompatibile con la natura degli animali e produttiva di gravi sofferenze per essi”. I militari hanno proceduto al sequestro di tutti gli animali e denunciato il loro detentore, in stato di libertà, per lo specifico reato previsto e anche per il reato connesso alla illecita detenzione di esemplari Cites. Infine, dal controllo in banca dati regionale anagrafe canina Campania e banca dati anagrafe canina nazionale, si è accertato che nessuno dei quattro cani è risultato intestato al soggetto, sanzionato amministrativamente per 800 euro.

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