Sono giorni particolari per Caserta e la sua provincia: alcune situazioni in ballo non fanno dormire sonni tranquilli ai cittadini
La provincia di Caserta sta affrontando giorni di grande apprensione, tra fenomeni meteorologici intensi e una sequenza di eventi sismici che hanno messo in allarme la popolazione.
Questi eventi non solo testano la resilienza del territorio, ma richiedono una risposta pronta e coordinata da parte delle istituzioni. Nella mattinata di lunedì 9 dicembre, un terremoto di magnitudo 3,36 ha scosso il comune di Roccamonfina, situato nella zona vulcanica della provincia. L’epicentro è stato localizzato a una profondità di soli 2 chilometri, rendendo la scossa particolarmente percepibile. Anche se i danni alle strutture sono stati limitati, l’evento ha spinto il sindaco Carlo Montefusco a prendere decisioni immediate.
“Non si riscontrano gravi danni, ma la sicurezza viene prima di tutto”, ha dichiarato Montefusco. Le scuole del territorio resteranno chiuse fino al 13 dicembre per consentire ulteriori verifiche da parte di tecnici strutturisti regionali. L’obiettivo è garantire che ogni edificio scolastico sia sicuro prima del ritorno degli studenti. Una scelta prudente, dettata anche dalla possibilità di altre scosse nei giorni successivi. Il primo cittadino ha invitato i residenti a mantenere la calma, sottolineando l’importanza di seguire semplici norme di sicurezza.
A seguito del sisma, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC), con Gianpietro Botrugno nominato coordinatore del nucleo locale di protezione civile. Un passo necessario per gestire le emergenze in modo tempestivo e organizzato. Le autorità stanno monitorando costantemente la situazione, pronte a intervenire in caso di ulteriori eventi.
Allerta meteo prolungata: il rischio non si ferma
Nel frattempo, la protezione civile ha prorogato l’allerta meteo di livello giallo per la provincia di Caserta fino alle 18 di mercoledì 11 dicembre. La perturbazione che sta attraversando la Campania, seppur in graduale attenuazione, continua a portare piogge e temporali, con il rischio di allagamenti, frane e caduta massi.
Particolarmente critici sono i territori già fragili a causa della saturazione del terreno. Anche in assenza di ulteriori precipitazioni, il rischio idrogeologico resta alto, con possibili smottamenti e fenomeni di erosione che potrebbero mettere in pericolo infrastrutture e abitazioni.
Le autorità locali hanno invitato i sindaci a mantenere attivi i COC e a seguire scrupolosamente i piani di protezione civile. Le misure includono la chiusura preventiva di strade a rischio e il monitoraggio dei corsi d’acqua.
La popolazione casertana si trova quindi a fronteggiare una duplice emergenza: da un lato il timore per le scosse sismiche, dall’altro l’incertezza legata ai fenomeni meteorologici. In situazioni come queste, emerge il ruolo cruciale della solidarietà comunitaria e della capacità di adattamento. La chiusura delle scuole, i controlli sugli edifici e l’attivazione dei COC sono solo alcuni esempi di come le istituzioni stiano cercando di tutelare i cittadini.