Castel Volturno, ecco la decisione ufficiale: il provvedimento arriva dal tribunale
Nel cuore della costa campana, Castel Volturno è spesso teatro di un fenomeno che affonda le radici in decenni di disattenzione e disordine: le costruzioni abusive. Spiagge una volta libere, paesaggi naturali offuscati da edifici realizzati senza il minimo rispetto delle normative urbanistiche e paesaggistiche.
Eppure, negli ultimi anni, la battaglia contro questo fenomeno ha preso una piega decisa, con interventi mirati da parte delle autorità locali e della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Abusi sul demanio marittimo: ora cambia tutto
Si parla di abusi sul demanio marittimo, uno degli aspetti più gravi, perché, oltre a compromettere la bellezza del paesaggio, impediscono ai cittadini l’accesso a spazi naturali fondamentali per la qualità della vita e per il turismo. Molti di questi edifici abusivi sono sorti sulla sabbia stessa, o comunque in prossimità di arenili che dovrebbero restare liberi.
Questi manufatti, che per anni sono stati ignorati o tollerati, sono diventati ora obiettivo di un’operazione di smantellamento che punta a ripristinare l’ordine e la legalità in una zona che troppo a lungo ha vissuto nell’ombra dell’abusivismo.
Nel mese di agosto, un grande passo è stato fatto con il sequestro di ben 40 immobili abusivi costruiti sul suolo demaniale marittimo in località Bagnara, uno dei punti più critici di Castel Volturno. La risposta delle autorità è stata decisa: cinque di questi edifici sono ora destinati a essere abbattuti, e i provvedimenti di abbattimento autonomo sono stati notificati ai proprietari.
Edifici abusivi a Castel Volturno: via alla demolizione
Si tratta di una delle fasi più delicate dell’intero processo, che prevede l’esecuzione dei lavori di demolizione da parte del personale dell’ufficio locale marittimo di Castel Volturno, sotto la supervisione della Procura sammaritana. Il lavoro, che ha avuto il via libera proprio dalla Procura, non è improvvisato. È il prosieguo di un’operazione che è cominciata lo scorso novembre, quando è stato effettuato il primo abbattimento.
L’obiettivo non è solo quello di abbattere le strutture, ma anche di garantire che questa volta la vigilanza sia costante, in modo da evitare che altri abusi possano sorgere come funghi nei mesi a venire. Le forze dell’ordine saranno infatti al fianco delle operazioni fino al completamento degli abbattimenti, monitorando ogni fase del processo.
Non si tratta solo di demolizioni, ma di un cambiamento radicale, un ripristino di una legalità che troppo a lungo è stata ignorata. L’obiettivo è ridare ai cittadini e ai turisti l’accesso ai litorali senza impedimenti, recuperando quello che è stato sottratto da chi, senza scrupoli, ha abusato di una situazione di disattenzione.
Ripristinare la legalità: l’obiettivo della Procura
Per anni, questi immobili hanno precluso la vista sul mare e l’accesso alle spiagge, trasformando il paesaggio in un contenitore di illegalità. Ora la sfida è restituire quella bellezza che solo la natura sa regalare.
Questa è una battaglia che va oltre la semplice demolizione di muri e cemento: è una lotta per ripristinare la legalità e la libertà, per ridare a Castel Volturno il volto che merita. Un passo importante, certo, ma che non può essere l’ultimo. La domanda che rimane è: in quale misura altre località italiane potranno seguire questo esempio e fermare il fenomeno dell’abusivismo edilizio prima che sia troppo tardi? La vera sfida, infatti, sta nella prevenzione.