Parte il ciclo di incontri “Il Cantiere della Legalità e della convivenza civile” presso l’ITES Leonardo Da Vinci di Santa Maria Capua Vetere, guidato dalla dirigente scolastica Carmen Mascolo. Il programma di iniziative, curato dalla docente Camilla Sgambato, è rivolto agli studenti dell’istituto, ed è stato costruito in sinergia con il territorio, le associazioni, l’amministrazione comunale, l’Università e le altre scuole della città.
“È questa la vera mission della scuola, formare cittadini consapevoli, pienamente inseriti nella comunità in cui vivono e pronti ad affrontare le sfide che la vita presenterà loro. Ringrazio tutte le autorevoli personalità che prontamente hanno risposto al nostro invito, nella certezza che la scuola è il primo presidio di legalità e cantiere per la costruzione della cittadinanza attiva e consapevole”, afferma la dirigente Mascolo.
Il primo incontro è previsto per lunedì 22 alle ore 10, con il giudice di Cassazione Raffaello Magi che dialogherà con gli studenti, insieme al sindaco di Casal di Principe Renato Natale e all’avvocatessa Rossella Calabritto, sulla figura di Don Peppe Diana, quale simbolo ed esempio del coraggio e della rinascita della nostra provincia.
Il secondo appuntamento ci sarà giovedì 25, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con l’inaugurazione della panchina rossa dipinta dagli studenti, nel cortile dell’istituto, alla presenza di autorità, Università e associazioni.
Nel corso dei prossimi mesi, l’ITES Da Vinci ospiterà Paolo Siani, Elena Ferrara, Rita Raucci, Rosario Esposito La Rossa, Massimo Recalcati, Paolo Albano, Gianluca Guida, Samuele Ciambriello e tanti altri.
Nell’ambito del cantiere, i ragazzi si recheranno presso la Locanda del Gigante (comunità per tossicodipendenti) ed il centro Annalisa Durante a Forcella. Quindi, assisteranno ad alcune udienze in Corte d’Assise presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e visiteranno aziende di riciclo della plastica.
“Ringrazio gli studenti, tutto lo staff, i docenti, il personale ATA, i genitori, l’intero consiglio d’istituto, le autorità civili e religiose che hanno contribuito a realizzare un progetto così ambizioso, che ha potuto vedere la luce proprio perché la scuola ha chiara la sua visione ed è una vera comunità educante”, conclude la Dirigente Mascolo.