Il ministro Sangiuliano: La Reggia di Caserta sia epicentro di cultura del territorio

Caserta. “Dobbiamo elevare la qualità dei servizi offerti perché deve diventare un epicentro. Il nostro patrimonio monumentale va conservato e tutelato, l’ho detto più volte, ma può diventare un volano economico, e in un territorio come questo può essere davvero importante“. A dirlo, al suo arrivo nella Reggia di Caserta, dove si presenta il programma di eventi per celebrare i 250 dalla morte i Luigi Vanvitelli, l’architetto che concepì il complesso reale, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Vanvitelli “è un gigante assoluto – premette il ministro – non devo essere io a ricordare l’importanza e il valore di questo geniale architetto che ha lasciato segni tangibili nel nostro Mezzogiorno e in tutta Italia della sua opera. Un personaggio significativo della storia dell’arte“.

Quanto alla reggia da lui creata, “si sono scritti tanti saggi filosofici sul concetto di bellezza – spiega Sangiuliano – ma la nozione di bellezza noi la rintracciamo quando veniamo in luoghi come questo. Abbiamo qui una percezione del sentimento di bellezza. La Reggia la conosco e l’ho frequentata, ma ogni volta che torno ho una nuova emozione, una nuova percezione, qualche dettaglio si svela alla mia attenzione“.

Ci sono dei lavori importanti in corso e sarò vicino alla direzione per seguire e far si’ che tutto il progetto possa avere un rapido compimento“, annuncia il ministro.

Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta, a margine della presentazione del programma ha detto: “Oggi la Reggia di Caserta è sotto di circa il 40% per il personale, ma se si fa un confronto con la reggia di Versailles, credo che le 231 unità assegnate qui forse dovrebbero diventare 450. Il sottorganico del personale della pubblica amministrazione è altissimo sia nei beni culturali, che nella scuola o nella sanità. Ci auguriamo che ci sia un passaggio un po’ per tutti, perché la pubblica amministrazione è la macchina con la quale si può governare un territorio. Tanta bellezza ha bisogno di grande professionalità“.

Abbiamo voluto aprire una serie di relazione interistituzionale che parlano del territorio, non solo campano, perché Vanvitelli molto ha lasciato qui, ma anche nelle Marche, in Umbria e Lazio. – continua Maffei – La Reggia di Caserta è un istituto culturale potente, un grande attrattore culturale, ma soprattutto un produttore di relazioni. L’occasione delle celebrazioni è anche importante per legarsi alle università, alle scuole, per poter avviare discorsi di approfondimento sul paesaggio, sull’architettura, sull’arte, ma anche di ingegneristica. Vanvitelli è tutto questo, gli accordi che abbiamo fatto vogliono dire anche costruire con gli istituti culturali diversi un percorso di approfondimento“.

La visita del ministro alla Cultura – conclude il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei – vuol dire anche riconoscere il lavoro di tutto lo staff museale. Per la Reggia è molto importante il piano commissariale, quindi riuscire a restituire gli spazi in quell’attività di trasformazione che grandi interventi – siamo in cantiere dovunque – devono portare avanti“.

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