Caserta. “La rinascita della bellezza” è il volume scritto dall’imprenditrice casertana della bellezza Rita Parente, pioniera dell’estetica italiana, che sarà presentato alla stampa venerdì mattina 10 febbraio alle 10 presso l’Aula Magna dell’Istituto Mattei alla presenza del Dirigente Roberto Papa; modera l’incontro la giornalista Lidia Luberto.
Rita Parente, estetista e make-up artist, ha iniziato la sua carriera nel 1971, con l’apertura del centro di bellezza Sempiù trasformato poi, con il contributo del marito plastico, Mario Piombino, in Sempiù Ripar DaySpa, studio di estetica e medicina estetica. Dal talento e dalla sua professionalità nasce nel 1978, con il nome Sempiù, la prima scuola d’estetica della provincia, scuola di formazione professionale riconosciuta dalla Regione Campania, che ad oggi ha diplomato e formato diverse migliaia di estetiste valorizzandone i talenti e fornendo loro le competenze necessarie per diventare professioniste in grado di affrontare con serietà e competenza le sfide del mercato e di aprirsi a molteplici opportunità lavorative. Nel 1988 fonda la Ripar Cosmetici, di cui è direttore tecnico, una propria linea cosmetica considerata attualmente un riferimento per il comparto professionale. È autrice di numerose pubblicazioni su riviste di settore e relatrice, in Italia e all’estero, in congressi medici ed estetici in qualità di esperta di fama internazionale di camouflage e dermopigmentazione, si occupa di tatuaggi estetici dal lontano 1986.
L’idea di scrivere “La rinascita della bellezza” sulla bellezza è nata dall’interazione e dai rapporti con i suoi familiari, con i clienti, con le tante persone che quotidianamente si affidano a lei per chiederle suggerimenti e consigli per il trucco, soprattutto quando il trucco non è semplicemente un’esigenza estetica, ma diventa un lavoro necessario per restituire un’immagine migliore a chi l’ha persa, ad esempio a causa di un incidente, per una vitiligine, per problemi oncologici o a chi è nato con un angioma e che soffre per una bellezza negata dalla nascita. Il libro nasce proprio dall’incontro con tutte queste persone, con coloro che truccava e aiutava a ritrovare quell’immagine che pensavano di avere perso.
L’autrice si è sempre soffermata sulla frase che ha sentito ripetere moltissime volte: “Mi ha fatto rinascere”, “Sa ritrovare la bellezza in ogni persona”. Tutto ciò l’ha portata a divulgare il concetto di bello, di trucco di abbellimento e di trucco per necessità, ma non di sovrapposizione di colori, come spesso accade seguendo la moda quando si copia per omologarsi agli altri. La bellezza, come spiega l’autrice, non è omologazione, non è perfezione e ognuno ha una bellezza che deve cercare di trovare da un punto di vista esterno, ma anche interiormente. L’idea è nata tanti anni fa, poi il Covid l’ha costretta a rimanere a casa e a scrivere. Un importante contributo scientifico è venuto anche dai suoi figli, i dottori Luca, medico chirurgo plastico, e Laura, specializzata in scienze dell’alimentazione, e da diverse persone che hanno interagito con Rita Parente durante la stessa stesura.
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