Caserta. La ludopatia, la dipendenza patologica dal gioco e più in generale le debolezze e le fragilità umane di questo secolo sono al centro di ‘Azzardo’, il libro scritto da Alessandra Mureddu che sarà presentato giovedì 16 marzo alle ore 17,30 nella sede del Cidis in corso Trieste a Caserta.
In apertura i saluti dell’assessore comunale alla cultura, Enzo Battarra. Dialogheranno con l’autrice, Pasquale Riccio della rete ‘Mettiamoci in gioco’, Luigi Saccenti del Git (Gruppo di iniziativa territoriale) Banca Etica di Caserta, Antonio Crispi dell’Auser di Casagiove e Irma Halili, coordinatrice settore cultura del Cidis di Caserta. Coordinerà i lavori Pasquale Iorio di Piazze del Sapere.
Un fenomeno, quello del gioco d’azzardo, che continua a crescere in Italia provocando disagi e dipendenze psicologiche con conseguenze molto gravi anche sul tessuto economico-sociale delle comunità. Ne è testimonianza il ricorso all’usura per affrontare i debiti di gioco. Basti pensare che il gioco d’azzardo rappresenta oggi la seconda industria del Paese e che durante il covid la ludopatia ha registrato un incremento dei casi del 67%.
Un argomento di grande attualità che, partendo dalle pagine dello splendido libro di Alessandra Mureddu, verrà affrontato con esperti del settore con l’intento di fare luce su un disagio sempre più diffuso ma ancora tanto sottovalutato.
Recensione del libro Azzardo
A raccontare questa storia, la sua storia, è una donna che ha superato da poco i quarant’anni. La sua voce è esatta, limpida, dura, il suo sguardo senza filtri. La sua mano non fa che infilare banconote nella fessura delle slot e premere il tasto start, per anni. Mentre la sua vita va a rotoli, lei aspetta «l’eco prolungata del solfeggio, le schegge di luce che si propagano al monitor». Perché ogni vincita è un battito in più nel petto. Alessandra Mureddu racconta dall’interno, con una scrittura infiammata, potentissima, un mondo che pochi conoscono, eppure descrive un sentimento in cui è impossibile non rispecchiarsi: la dipendenza di cui parla – che passa dalle macchinette alle relazioni sessuali e affettive, al padre, al cane, e potrebbe estendersi a qualsiasi cosa – è il segno del nostro tempo. Azzardo è uno sfolgorante e feroce romanzo su ciò che abbiamo di più umano: le nostre debolezze.