San Felice a Cancello. Il ministero della Cultura intervenga al fine di tutelare il Castello di Matinale nel comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, “già gravemente danneggiato” e chiarisca se, utilizzando anche i fondi del PNRR, in concerto con gli enti locali e le associazioni interessate, “si intenda recuperare e mettere a sistema il bene recuperando anche l’intera area circostante“. Lo chiedono i deputati del Movimento 5 Stelle, Auriemma, Penza e Amato, in un’interrogazione al MiC.
“Nel comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, sorge, su un’elevazione che domina l’entrata della valle di Suessola, il Castello di Matinale conosciuto anche come Castello di Rudovaco; la sua costruzione è attribuita a Tommaso II d’Aquino, conte di Acerra, in occasione della nozze con Margherita di Svevia, figlia illegittima di Federico II, avvenuta nel 1247.
Il castello fu edificato su un’antica roccaforte di epoca longobarda del IX secolo, opera di Rudovaco, che passò alla sua morte al conte di Acerra, Cullezio. Nel corso della sua storia il castello ha ospitato i re di Sicilia Guglielmo il Malo (1131-1166) e Manfredi di Svevia (1232-1266), quest’ultimo proprio a Cancello ricevette le ‘chiavi del Regno’.
Nel 1799 il generale francese Jean Etienne Championnet vi stabilì il proprio quartier generale e in quello stesso periodo fu annoverato dal Lavigny tra le opere d’interesse artistico nell’elenco preparato per l’arrivo di Giuseppe Bonaparte. Nel 1943 il castello fu sede dei comandi della quinta e della settima armata delle truppe alleate”.