Sant’Arpino. Nuovo appuntamento della rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor d’Enea. Domenica prossima, 12 novembre ’23, a partire dalle 10.30, nel suggestivo scenario del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, si terrà un incontro con Imma Pezzullo che parlerà del suo nuovo libro appena uscito “Madri oltre il destino” (D’Amato editore).
La rassegna, ideata e promossa dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino, è giunta alla XIII edizione, e come da tradizione vede confluire nel centro atellano alcuni fra i più interessanti autori del panorama culturale nazionale e campano.
Domenica, dunque, è la volta di Imma Pezzullo, pedagogista e vicepresidente dell’Istituto di Studi Atellani, già autrice di un interessante libro dal titolo Con il sen(N)no di poi – Diario di uno 048.
Il programma dell’evento, coordinato dalla psicologa Fausta Nasti, prevede i saluti istituzionali del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, del sindaco Ernesto Di Mattia, dell’assessore alla Cultura Giovanni Maisto.
Successivamente si confronteranno con l’autrice: Anita Russo, giornalista; e Carmela Barbato, docente e operatrice culturale.
“Madri oltre il destino” (D’Amato editore)
Questo libro è una raccolta di storie che vedono le donne protagoniste di un “atto di maternità”. La maternità intesa come un sentimento che emerge con prepotenza in momenti particolari della vita delle protagoniste. Donne che la vita ha posto di fronte a delle scelte. Scelte a cui non si sono sottratte, dimostrandosi coraggiose perché coraggio, dal latino, vuol dire “avere cuore”. E queste donne di cuore ne hanno tanto. Sono donne comuni, e proprio per questo speciali. Perché è nella normalità che si nasconde la vera eccezionalità del nostro essere al mondo. L’ultima storia è dedicata ad un uomo, a riprova che la maternità è, prima di ogni altra cosa, un’emozione che appartiene a tutti quelli che la sentono dentro di sé.
Marilù Oliva ha firmato la prefazione del libro in cui tra l’altro scrive: «Questo libro emana un’energia speciale. Ci insegna che non siamo sole, che ce la possiamo fare, che ad ogni caduta dobbiamo rialzarci perché il male ricevuto non deve scalfirci, ma fortificarci. E che dobbiamo agire più comprensione, solidarietà e cura (verso noi stesse e verso le altre), soltanto così ce la caveremo: «Oggi sorride, con la consapevolezza di chi, per ritrovarsi ha dovuto perdersi. Perché è così che si cresce e si accetta il proprio destino».
Nata a Napoli l’8 novembre del 1973, pedagogista, dal 2014 è vicepresidente dell’Istituto di Studi Atellani e dal 2011 redattrice della rassegna storica dei Comuni.
Nel 2012 pubblica “Ritratto di nonno” ed. ISA, dedicato alla memoria del nonno membro della F.I.G.C. Nel 2019 scrive Con il sen(N)no di poi- Diario di uno 048. Ed. Diogene, un diario dei lunghi mesi di cure per la malattia oncologica che l’ha colpita nel 2016, e da cui è guarita.
Moglie e madre appagata, Imma coltiva l’amore per la scrittura sin da bambina. Tra le sue passioni la musica e le mostre di arte contemporanea e le attività di volontariato, a cui dedica tempo ed energie con trasporto e dedizione.
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