Caserta. Da venerdì 8 a domenica 10 dicembre, alle ore 17.30 nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta, torna Musica al Tempo di Vanvitelli, progetto dell’Orchestra da Camera di Caserta per le Celebrazioni Vanvitelliane.
L’iniziativa prosegue con un trittico di concerti con ensemble e solisti ospiti all’insegna della napoletanità. Proporrà autori che hanno segnato la vita musicale partenopea dell’epoca e il “Vanvitelli spettatore” e “attento critico”.
Venerdì 8 alle ore 17.30, il quartetto il Neapolitano Plectrum Quartet, ensemble di mandolini formatosi all’interno del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, proporrà un accattivante programma con musiche originali di epoca vanvitelliana di Francesco Lecce, Johann Adolph Hasse, Carlo Cecere, Roberto Gervasio ed Emanuele Barbella. Di quest’ultimo saranno eseguiti brani il cui gesto compositivo è ispirato da una serie di curiose didascalie, nell’intento di caratterizzarne l’esecuzione e l’ascolto.
Sabato 9, alle ore 17.30, saranno di scena il violinista Roberto Noferini e la clavicembalista Chiara Cattani, affermato duo dedito al repertorio barocco e dalla copiosa discografia anche con “world premiere” di brani inediti. Saranno eseguite sonate e capricci di Tommaso Giordani, Fedele Fenaroli, Antonio Sacchini, Giovanni Paisiello e dei tanto amati da Vanvitelli Johann Adolph Hasse e Johann Cristian Bach.
Il trittico di concerti si concluderà domenica 10 dicembre sempre alle ore 17.30. Al violinista Roberto Noferini e alla clavicembalista Chiara Cattani si aggiungerà Martina Licari, soprano dedita soprattutto al repertorio settecentesco. In programma arie da opere di Johann Adolph Hasse, Domenico Cimarosa e Cristoph Willibald Gluck – definito da Vanvitelli “compositore stravagante” -, e brani strumentali di Nicola Antonio Porpora e Johann Cristian Bach. Il progetto “Musica al tempo di Vanvitelli”, scelto dal comitato scientifico del Museo nell’ambito del piano di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta, si avvale del sostegno del MiC e della Regione Campania. Trae spunto da quanto colto dal sommo architetto in occasione della rappresentazione al Teatro di San Carlo di Napoli dell’opera Alessandro nelle Indie di Johann Cristian Bach “…Conviene confessare che la Musica non è più privativa dell’Italia. L’armonia, la dolcezza, la grazia, la regolata varietà, e tutt’altro che costituisce Musica e Melodia praticata da questo valentissimo uomo (J.C. Bach) mi ha sorpreso come ogni altro di Napoli…” (Lettera del 16 gennaio 1762).
Vanvitelli, dunque, coglie con sorprendente acume e anticipo il nuovo corso della musica e gli elementi che caratterizzeranno quello che viene comunemente definito lo “stile classico”. Il progetto ha avuto inizio con grande successo la scorsa primavera e proseguirà per tutto il periodo delle Celebrazioni.