Capua. Per gli amanti del romanzo storico, una presentazione imperdibile venerdì 16 febbraio alle 19.00 al Circolo dei lettori di Capua e Mater bistrot – Cose d’Interni Libri per gli appuntamenti di Capua il Luogo della Lingua festival, con Marilena Lucente incontreremo lo scrittore milanese Corrado Occhipinti Confalonieri collaboratore per i mensili “BBC History” e “Medioevo”, a Capua per presentare il libro “I superbi. Una donna fra amori e vendette” (Minerva)
Corrado Occhipinti Confalonieri è nato a Milano nel 1965. Laureato in Scienze politiche con tesi in storia del Risorgimento, ha preso la specializzazione in Diritto ed economia dell’Unione europea. È autore di alcuni saggi, fra gli ultimi quelli sulla storia della peste del 1348 “Gabriele Musso e l’angelo della morte” (“Bollettino storico piacentino”, 2019, 2); su Jean Monnet alla Società delle Nazioni (“Rivista di studi politici internazionali”, 2021, 1); sulla Veduta di Roma al MACA di Mantova (“Civiltà mantovana”, 2022, 1; 2023, 1).
Collabora con i mensili “BBC History” e “Medioevo”.
Intervista personaggi noti sul loro rapporto con la spiritualità per il settimanale “Maria con te” (Edizioni San Paolo). Si occupa anche di divulgazione storica sui social (Instagram, Facebook, X) su cui riscuote un ampio seguito.
Il suo primo romanzo La moglie del santo (Minerva edizioni) è best seller, ha vinto il premio speciale “Italia medievale” (2019), il premio “Migliore copertina” del gruppo Facebook “Thriller storici e dintorni” (2019) ed è stato inserito dal Salone del libro di Torino nel percorso dei libri sull’amore (2021). I superbi. Una donna fra amori e vendette è il suo secondo romanzo.
Il libro – Piacenza, settembre 1545. La città accoglie il suo primo duca Pier Luigi Farnese, che semina da subito malcontento nella classe dirigente per la sua volontà di recidere i fili col passato, nonostante i consigli alla prudenza di suo padre Alessandro, eletto papa con il nome di Paolo III. Spinto dall’ambizione di voler estendere il suo ducato, Pier Luigi si inimica anche l’imperatore Carlo V che sostiene una congiura di nobili locali volta a destituirlo con l’uso della forza. Anche il conte Gianluigi Confalonieri viene chiamato a partecipare al complotto, ma la moglie Elisabetta cerca di farlo desistere: infrangere il giuramento di fedeltà al duca sarebbe un atto di lesa maestà, punibile con la damnatio memoriae. Gianluigi, nonostante gli avvertimenti della moglie, si farà coinvolgere in un intrigo più grande di lui e molto pericoloso: ad andarci di mezzo sarà anche la felicità di Ortensia, la figlia tanto amata. Elisabetta, suo malgrado, si troverà a prendere le redini della famiglia per evitare che cadano tutti nel baratro. Basato su fatti storici e personaggi realmente esistiti, il romanzo è ambientato in un Rinascimento nepotista, spietato, sanguinario, combattuto solo dalla forza dei sentimenti di donne come Elisabetta. Così la descrive l’umanista e biografo Lodovico Domenichi nel suo saggio “La nobiltà delle donne” del 1552: «Mostra una certa schiettezza e generosità in tutti i suoi costumi, con cui le cose noiose e avverse pazientemente sopporta; e ritrovandosi in altezza e felicità non è punto sopra l’humana misura levata…».