Confcommercio ha inviato una lettera a tutti i sindaci della provincia di Caserta per chiedere una proroga delle autorizzazioni straordinarie all’occupazione di suolo pubblico concesse durante la pandemia e in scadenza il prossimo 31 dicembre e soprattutto il prolungamento del periodo di esenzione del canone per tutto il 2022.
“Ciò alla luce dell’estensione dello stato di emergenza proclamato dal Governo a livello nazionale – si legge nel documento – e anche in considerazione del duro colpo subito dai pubblici esercizi negli ultimi due anni. L’obiettivo dunque è duplice: evitare ulteriori contraccolpi negativi su una categoria fortemente provata dall’emergenza Covid e favorire l’utilizzo di spazi aperti in luogo di quelli al chiuso maggiormente a rischio di diffusione del contagio”.
“Ci sembra una richiesta ragionevole e necessaria – precisa il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – anche in vista delle nuove ordinanze restrittive che limiteranno non poco le attività commerciali nel periodo natalizio. Auspichiamo pertanto che i primi cittadini assumano in via prioritaria questo impegno nei confronti dei pubblici esercizi per non aggravare con ulteriori balzelli la loro situazione economico-finanziaria”.
“Lo Stato ha prorogato l’emergenza ma di fatto a noi ristoratori viene chiesto di sostenere gli stessi oneri previsti prima della pandemia – fa notare Giuseppe Russo, presidente provinciale di Fipe Caserta – senza poter contare su sgravi fiscali, contributi o ristori. Al contrario stiamo fronteggiando anche il rincaro delle materie prime e delle utenze. E’ evidente che, in assenza di un aiuto da parte della Regione e del Governo, a partire dal 2022 non saremo più in grado di contenere questi aumenti che si riverseranno inevitabilmente sui clienti con una conseguente riduzione delle vendite e dei consumi”.
“Le nuove ordinanze regionali – aggiunge Raffaele Oliva, presidente dell’associazione Condominio del Seggio e componente del Direttivo dei ‘Ristoratori uniti’ di Aversa – provocheranno una perdita di incassi per i pubblici esercizi superiore al cinquanta per cento. Riteniamo fondamentale pertanto da parte delle amministrazioni comunali una proroga dell’esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico e auspichiamo che vengano sospesi anche gli altri tributi almeno fino a quando non sarà cessata l’emergenza. Un’agevolazione di questo tipo consentirebbe infatti alla categoria di contenere i rincari e non dover caricare gli aumenti sul prezzo finale all’utenza”.