Con il finire dell’anno è arrivata la legge di bilancio per il prossimo anno, il documento con la previsione delle spese e dei ricavi dello stato, che include i vari bonus che il governo concede. In particolare sono diversi i bonus green per il 2022.
Quest’anno in particolare assistiamo a degli sviluppi particolari per le politiche green.
Come annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, il piano nazionale di rilancio e resilienza (PNRR) apporterà numerosi fondi rivolti proprio ad una conversione ecologica attraverso il bonus green 2022.
La legge è stata approvata, come molto spesso accade, all’ultimo e questo ha fatto sì anche che ci siano state molte modifiche all’ultimo momento, molti bonus e finanziamenti non hanno visto la luce del nuovo anno. In questo articolo analizzeremo i cambiamenti che ci sono stati per il mercato energetico.
Uno dei focus della legge è stato proprio il settore energetico, che a causa della forte instabilità del mercato, sta subendo forti aumenti di prezzo. I prezzi gas e luce hanno infatti avuto una stangata nei rincari in bolletta per gas e luce, questi sono infatti aumentati del +55,6% per la luce e del +41,8% per il gas.
Questi cambiamenti aprono la possibilità di investimenti rivolti ad aumentare la quantità di energia derivante dalle fonti rinnovabili in Italia. Relativamente a ciò con questa legge di bilancio il parlamento va a recepire e applicare la direttiva 2018/2001/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
Troverai qui tutta la lista dei bonus e detrazioni fiscali offerte per energia green e rinnovabile incluse all’interno della legge di governo per il prossimo anno:
Con questo bonus vengono aumentati i fondi a 2,2 miliardi di euro per il bonus green, che include principalmente l’acquisto e l’installazione dei pannelli solari e i micro generatori di energia. Questo bonus serve per aiutare a raggiungere la nuova soglia di energia, utilizzata per gli immobili che vengono ristrutturati e di nuova costruzione, che dal prossimo anno si alzerà ad almeno il 60% del totale.
Per quanto riguarda il Bonus per i pannelli fotovoltaici saranno disponibili delle detrazioni IRPEF per coloro che li acquisteranno. Tali detrazioni si compongono con un 50% del valore del prodotto che vanno distribuite in 10 anni.
Oltre a ciò l’IVA sugli impianti è stata abbassata al 10% e si può anche fare richiesta che si abbassi al 4% nel caso si stia costruendo una nuova casa, ma in questo caso non sarà possibile richiedere la detrazione fiscale sull’IRPEF.
Ad esempio: se si dovesse comprare un impianto fotovoltaico da 20.000 euro, con inclusa l’installazione e l’IVA al 10%.
La detrazione fiscale pari al 50% sarebbe di 10000€. Questi verranno poi successivamente rateizzati per 10 anni per una detrazione sull’IRPEF annuale che si calcola come 10.000€/10 anni = 1.000 euro sottratti ogni anno.
L’eco bonus introdotto già nel 2021 viene prorogato fino al 2024 senza sostanziali modifiche. Questo bonus permetterà di ottenere ancora per i prossimi tre anni delle detrazioni fiscali che vanno dal 50% al 65% per le singole abitazioni e fino al 75% per gli interventi che riguardano intere strutture condominiali. I benefici riguarderanno tutte quelle operazioni di riqualificazione che vadano a migliorare la classe energetica di un immobile come caldaie, impianti di climatizzazione, infissi, isolamento termico e molto altro.
Il metodo per ottenere questo bonus rimane lo stesso dell’anno precedente e può essere ottenuto sostanzialmente in tre modi diversi:
cessione del credito d’imposta a enti finanziari
rimborso in 10 anni previa comunicazione su modulo 730
sconto in fattura del fornitore
In ogni caso però è necessario comunicare la richiesta sul sito del ministero della transizione economica entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori.
Seppur sia una legge con uno sguardo verso una riconversione energetica che riguarda sia i privati che le imprese, non si può non notare che i fondi riservati a questa siano piuttosto limitati.
Basti pensare che altri stati europei stanno attuando delle manovre green con budget ben diversi da quelli previsti da questa legge di bilancio. La Germania ha stanziato 100 miliardi, di cui 54 di questi impiegati tra il 2019 e la fine di quest’anno. La Francia nello scorso hanno ha stanziato 15,4 miliardi di euro stanziati esclusivamente per la transizione ecologica, escludendo la politica abitativa e i trasporti a cui rispettivamente sono stati riservati altri 16 e 8 miliardi di euro.
Sicuramente Francia e Germania hanno economie di dimensioni diverse e dispongono di fondi maggiori per le proprie politiche nazionali. Nonostante ciò la legge di bilancio per il prossimo anno potrebbe deludere molti che si aspettavano un impegno maggiore a livello ambientale.
Un punto aggiuntivo di dubbio su tale politica è che molti fondi sono stati stanziati, ma non sono ancora state delineate per tutti i bonus le linee guida per l’accesso a questi fondi. Queste dovranno essere enunciate e applicate con un decreto attuativo del Ministero per la Transizione Ecologica.
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