Crisi energetica e rincaro bollette, la Confcommercio invoca misure strutturali ed interventi di emergenza. Anche a Caserta.
Sulla scia di quanto dichiarato ieri dai vertici nazionali dell’organizzazione di categoria, a margine di una conferenza stampa, le imprese del terzo settore, il mondo del commercio e i pubblici esercizi chiedono al Governo le risorse fondamentali per scongiurare il declino.
Stando ai dati diffusi da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio Campania, il 15% delle attività rischia la chiusura entro il prossimo autunno mentre il 30% sarà costretto a ridurre gli orari di lavoro per far fronte all’aumento di energia e gas che hanno fatto registrare quest’anno un incremento del 300%. A rischio dunque migliaia di imprese e migliaia di posti di lavoro.
‘Siamo di fronte ad una emergenza che ha una portata internazionale – fa notare il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – lo Stato deve fare la sua parte, intervenendo immediatamente con ulteriori misure di contrasto e sostegno, in caso contrario la prosecuzione dell’attività di tantissime imprese sarà messa seriamente in discussione’.
Tra le proposte avanzate dalla categoria ci sono l’incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 15% al 50% nel caso di aumenti del costo dell’energia superiori al 100%, l’ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino al prossimo mese di dicembre e l’incremento, fino al 90%, della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le Pmi.
E intanto anche a Caserta, come in tutta Italia, proseguono iniziative simboliche di protesta per denunciare tutte le criticità che stanno vivendo il commercio e i pubblici esercizi. Tra queste l’esposizione in vetrina delle bollette del gas e dell’elettricità con le differenze e i rincari rispetto allo stesso periodo del 2021 ma anche lo spegnimento delle luci e delle insegne dei locali per quindici minuti nella fascia oraria di maggiore affluenza.
‘L’obiettivo è duplice – racconta Giuseppe Russo, presidente provinciale di Fipe Confcommercio Caserta – da un lato sensibilizzare l’opinione pubblica e far capire ai clienti in che condizioni stiamo lavorando, dall’altro incalzare il Governo affinché ponga un tetto ai prezzi di luce e gas perché non è più possibile continuare così. Siamo di fronte ad una catastrofe annunciata che comporterà in primis chiusure di attività e fallimenti di imprese ma anche una drastica riduzione dei servizi offerti ai cittadini’.