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Economia

PNRR, progetti su beni confiscati, la provincia di Caserta è prima

Caserta. Con 75 progetti approvati e finanziati – 72 a valere sull’Avviso Pubblico e 3 sulla procedura concertativo-negoziale – sui 254 totali, la regione Campania è quella che conquista il primato tra le 6 regioni del sud Italia interessate dal bando del PNRR per la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie. Sono 51 gli Enti territoriali campani interessati, con un investimento complessivo di oltre 109 milioni di euro, pari al 36,5% della dotazione finanziaria totale.

I 51 Enti territoriali, che saranno i soggetti attuatori degli interventi, sono in massima parte i comuni. A questi si aggiungono il Consorzio Agrorinasce, in provincia di Caserta, che gestirà 9 progetti; la Città metropolitana di Napoli, che gestirà 4 progetti; la Provincia di Avellino, che gestirà 1 progetto. Sono alcuni dei dati contenuti nel dossier “PNRR e Beni confiscati: un’opportunità storica”, di Libera Campania che analizza ed elabora i contenuti del Decreto con il quale l’Agenzia per la Coesione Territoriale ha pubblicato la graduatoria dei comuni i cui progetti sono stati approvati, per verificarne l’impatto, in termini quantitativi e qualitativi, sul territorio regionale.

La provincia con il maggior numero di Enti interessati è quella di Caserta, con 21 comuni nei quali insistono beni confiscati oggetto di finanziamento. Seguono la provincia di Napoli (18 comuni), quella di Salerno (7 comuni), quella di Avellino (4 comuni) e, infine, quella di Benevento (1 comune). La ripartizione dei fondi segue lo stesso schema, con la provincia di Caserta alla quale viene assegnata la percentuale maggiore di fondi sul totale regionale (51,6%). Seguono la provincia di Napoli (25,7%), quella di Salerno (13,5%), quella di Avellino (6,8%) e, infine, quella di Benevento (2,3%).

Per quanto riguarda i 72 progetti approvati e finanziati sulla procedura dell’Avviso Pubblico, la porzione più alta di fondi va alla provincia di Caserta (29 progetti, per un totale di 41,5 milioni. A seguire, la provincia di Napoli (28 progetti, oltre 25,5 milioni), la provincia di Salerno (10 progetti, quasi 11 milioni), quella di Avellino (4 progetti, quasi 7,5) e infine quella di Benevento (1 progetto, 2,5 milioni). 20 progetti su 72 conquistano un finanziamento superiore a 2 milioni di euro. Il finanziamento massimo di 2,5 milioni previsto dall’Avviso va a 6 progetti, ricadenti nei comuni di Casapesenna (CE), Benevento, Pontecagnano Faiano (SA), Casoria (NA), Grazzanise (CE) e Poggiomarino (NA). Diciotto ottengono un finanziamento superiore al milione di euro. I restanti 34 ottengono invece fondi inferiori al milione di euro.

“Per analizzare il dato qualitativo relativo ai singoli progetti – spiega Riccardo Christian Falcone, responsabile del settore beni confiscati di Libera Campania – abbiamo accorpato le informazioni di progetto in alcune macro voci relative alle attività che vi si svolgeranno. Dal quadro generale emerso da questa elaborazione, risalta come in almeno 23 casi sui 72 progetti approvati sulla linea dell’Avviso (circa il 32%), prevedano la realizzazione di servizi a sostegno di donne vittime di violenza e dei loro bambini (per lo più centri antiviolenza e case rifugio). Diciotto progetti (il 25%) riguardano in vario modo la realizzazione di centri sociali polifunzionali e centri di servizi a favore di fasce sociali più deboli. Cinque progetti (circa il 7%) hanno a che fare invece con l’agricoltura sociale e quattro (circa il 6%) con l’housing sociale. La restante quota di progetti finanziati riguarda le attività più svariate: dai centri di ricovero e cura per gli animali (3 progetti) ai parchi urbani (3 progetti), passando per biblioteche, caserme, centri sportivi, centri per l’orientamento professionale, sedi istituzionali, di scuole e di protezione civile”.

Redazione

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