Caserta. Nonostante la situazione generale relativa alla pandemia prima e alla guerra successivamente i dati economici finanziari del nostro territorio hanno mantenuto il livello di crescita sostenuta. In base alle previsioni dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno (Svimez), pubblicate a fine anno, i consumi delle famiglie casertane dovrebbero continuare a crescere in termini reali anche quest’anno, cosi come lo pè stato per il 2022, beneficiando del miglioramento del mercato del lavoro, ma con una dinamica meno sostenuta rispetto al 2021 e inferiore alla media nazionale.
Il rallentamento risente del rialzo dei prezzi al consumo avviatosi nella seconda metà dello scorso anno, che ha riguardato in particolar modo le componenti di spesa relative a abitazioni, utenze e beni alimentari. I rincari colpiscono soprattutto i nuclei familiari meno abbienti, relativamente più diffusi nella nostra provincia rispetto alla media nazionale, in virtù della maggiore incidenza di queste voci di spesa sui loro bilanci.
Ci sono dati poco incoraggianti, quali: le spese in beni durevoli quelle relative alle autovetture sono diminuite marcatamente: in base ai dati dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA), le immatricolazioni nei primi nove mesi dell’anno si sono ridotte del 20,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021 (-16,3 in Italia); il rallentamento del settore del terziario ( turismo, trasporti, ecc); la crescita dei costi, derivanti sia dai rincari dell’energia sia dalle difficoltà di approvvigionamento degli altri input produttivi, che spesso si sono tradotti in incrementi dei prezzi di vendita e in riduzioni dei margini di profitto, ma che hanno anche stimolato iniziative di efficientamento energetico e il ricorso a fonti di energia alternative.
“Dopo un’attenta analisi delle esigenze manifestate nel nostro territorio abbiamo richiesto che possa operare su Caserta, la Cassa del Microcredito S.p.A..- comunica il presidente provinciale di Confesercenti Salvatore Petrella – Cassa del Microcredito è una società partecipata da Confesercenti ed ha per oggetto in via esclusiva e nel rispetto delle norme inderogabili di legge, l’attività di microcredito, così come attualmente regolata dall’art. 111 del d.lgs. n. 385 del 01/09/1993 (testo unico bancario – T.U.B.), cioè la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma a favore dei beneficiari, nonché con le caratteristiche e le finalità come attualmente disciplinate dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 176 del 17/10/2014.
I finanziamenti saranno accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati, secondo quanto attualmente regolato dall’art. 3 del citato decreto.
Gli elementi distintivi di Cassa del Microcredito rispetto agli altri operatori di mercato sono: capitale sottoscritto e versato rilevante ed ottica di ampliamente dello stesso mediante un azionariato diffuso; struttura organizzativa interna completa costituita da 8 dipendenti che presidiano 6 aree operative (Mercato e Rete Tutor, Compliance e Risk, Crediti, Segnalazioni di Vigilanza, Amministrazione, Legale); rete capillare di tutor costituita dalle sedi territoriali della Confesercenti; sistemi di rating avanzati basati su banche dati interne, PSD2 e l’utilizzo dell’IA che vanno ad integrare gli scoring esterni (CRIF e Cerved); flusso operativo basato sulla blockchain che consente la digitalizzazione e dematerializzazione di quasi la totalità delle fasi di istruttoria, sottoscrizione ed erogazione del microcredito; fonti di funding ampie e stabili grazie all’apporto da parte di tutte le società del Sistema Confederale ed in prospettiva dei Soci; elevate capacità di mercato riscontrabili nel numero delle imprese associate, nella conoscenza del target di riferimento prospettico e nel saper fare consulenza alle PMI; elevate competenze nella gestione di strumenti di mitigazione del rischio di credito (Fondo Centrale di Garanzia e Confidi) che consente di massimizzare l’efficienza nella gestione delle risorse e, conseguentemente, dare certezza e stabilità di lungo periodo al progetto.
L’importo massimo concedibile è di euro 50.000,00 – precisa Petrella – in doppia erogazione e con tempi di istruttoria ed erogazione del finanziamento in circa 20 giorni lavorativi. Tutte le P.M.I. secondo la definizione U.E. . e occupate nei seguenti settori: manifatturiero; commercio, turismo e servizi (compresi trasporto e noleggio); artigiani.
L’operatore di microcredito presta, in fase di istruttoria e durante il periodo di rimborso, due dei seguenti servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio, ovvero di supporto per:
Il Soggetto Beneficiario dovrà essere assistito per tutta la durata del finanziamento con incontri periodici. Il primo monitoraggio sarà svolto a 6 mesi dall’erogazione del finanziamento ed i successivi a 12 mesi dall’ultimo incontro. I finanziamenti – conclude Petrella – possono essere concessi per:
Momenti di tristezza nella scuola di Amici: una delle protagoniste più amate è stata costretta…
Il congedo 104 consiste in un'assenza lavorativa retribuita per assistere un familiare con handicap grave. …
Ha incantato tutti quanti a Miss Italia, ma ora è pronta a prendersi la tv…
Se sei alla ricerca di un lavoro punta sulle 3 professioni che ti sveleremo in…
Sorpresa a Uomini e Donne, Alessio Pecorelli lascia il programma: ecco perché il tronista ha…
Non solo tredicesima: i pensionati hanno diritto ad un doppio aumento sull'assegno di dicembre. Il…