Caserta. Il consumatore della Campania non rinuncia alle eccellenze enogastronomiche locali. Nonostante l’aumento dei prezzi, l’acquisto di quattro tra i più importanti prodotti tipici campani, mozzarella di bufala, passata di pomodoro, pasta di Gragnano e farina, è diminuito, in media, soltanto del 2,6%. In particolare non si rinuncia alla mozzarella di bufala: le quantità acquistate salgono del 7% a fronte di una variazione a valore del 20%.
Nonostante questo, complessivamente anche in Campania si compra meno e si spende i più, il carovita preoccupa più della guerra, è raddoppiato il numero di chi si sente colpito dalla crisi e il 95% delle famiglie cercherà di risparmiare. Sono queste alcune delle fotografie dei consumi del territorio emerse durante il Food Summit Campania 2023, evento organizzato da Gruppo Food con il patrocinio della Regione Campania in cui sono state presentate le indagini di mercato realizzate da NielsenIQ e Bva Doxa.
In uno scenario così complesso “diventerà sempre più strategico per il futuro delle imprese dell’agroalimentare utilizzare i big data, saperli trasformare in smart data ed estrarre valore per studiare il micro-territorio e avere una crescita differenziata, con azioni mirate, a seconda dei punti vendita, assortimenti e target“, dicono i curatori della ricerca.