Caserta. Soddisfazione con riserva da parte dei sindacati dei lavoratori edili per la chiusura dell’acquisizione da parte di Imprecim, controllata da Tiberiade Holding, che fa capo ad un ramo della famiglia Mainetti, della società Condotte, che ha tra le proprie commesse fondamentali opere pubbliche, come la Città della salute di Sesto San Giovanni, il Policlinico di Caserta, l’autostrada Lioni-Grottaminarda.
Sul Policlinico di Caserta, infrastruttura tra le più importanti del Mezzogiorno, in costruzione da 20 anni, il segretario della Fillea Cgil di Caserta Irene Velotti invita “ad attendere i prossimi passaggi“, pur non nascondendo la soddisfazione per lo sblocco della vendita di Condotte da parte dei Commissari di nomina governativa che negli ultimi anni hanno impedito che l’importante società fallisse. “Con l’acquisizione da parte di Imprecim – sottolinea Velotti – ci aspettiamo che finalmente il cantiere del Policlinico torni a lavorare a pieno ritmo“.
Attualmente sono impiegati nel grande cantiere situato nella frazione San Clemente, area sud di Caserta, una cinquantina di lavoratori, tra operai, addetti amministrativi e qualche subappaltatore, e le opere procedono a rilento, mentre a pieno regime la maestranze dovrebbero attestarsi tra le 300 e le 400 unità.
I sindacati sono molto guardinghi, visto che Imprecim è la terza azienda a occuparsi del Policlinico Universitario casertano (di proprietà dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e con quote minori della Regione), dopo il fallimento della prima azienda che né inizio la costruzione nel 2003, la Immobilgi Federici, e i gravi problemi economici-finanziari di Condotte, che subentrò proprio alla Immobilgi Federici.
Più volte inoltre i lavori alla struttura sanitaria si sono fermati, per poi riprendere dopo varie inaugurazioni e fermarsi di nuovo, solitamente per problemi delle aziende costruttrici ma anche per la necessità di varianti che nel tempo hanno fatto aumentare i costi dell’opera, per la quale inizialmente si prevedeva un investimento di 130 milioni di euro, poi lievitati.