Piedimonte Matese, desertificazione del mercato e crollo degli incassi

Caserta. Desertificazione del mercato e crollo degli incassi, gli operatori di Piedimonte Matese chiedono un incontro con il sindaco Vittorio Civitillo. Da circa un anno infatti una parte degli stand della fiera settimanale sono stati dislocati alla periferia della città per consentire all’amministrazione comunale di effettuare, nel centro cittadino, una serie di interventi di rigenerazione urbana.

Alla categoria è stato però garantito che, al termine dei lavori, e comunque non oltre i quattro mesi, sarebbe stata assegnata loro un’altra area, ugualmente centrale e facilmente raggiungibile rispetto a quella che li aveva ospitati in passato. Così invece non è stato. E ciò ha comportato una riduzione dell’affluenza e un calo delle vendite che ha sfiorato l’80%.

‘Questa è una categoria economicamente fragile – spiega Vincenzo De Matteo, presidente di Fiva Confcommercio – che è stata messa in ginocchio in un momento già storicamente difficile. Ma il dato ancora più grave è che a subire gli effetti di questa scelta incomprensibile è stata l’intera città che non può più usufruire di un mercato degno di questo nome. Soprattutto perché è stato spezzettato, rendendo la sua fruizione più complicata, in particolare per coloro che non dispongono di mezzi propri per raggiungere i diversi punti in cui sono stati distribuiti gli stand. Riportare il mercato in un’area più consona significherebbe anche rianimare il centro della città’.

Da qui la richiesta di un incontro con il sindaco per aprire un dialogo sull’argomento e individuare insieme una possibile soluzione che possa contemperare le esigenze degli operatori con quelle dei cittadini e dell’amministrazione comunale.

‘Il mercato è un attrattore per la città perché richiama utenti anche dai territori limitrofi – aggiunge De Matteo – offre un servizio alla collettività e fa da traino per lo sviluppo economico di Piedimonte Matese. Avviare un percorso di collaborazione rappresenterebbe un vantaggio per tutti’. Sono circa 130 gli operatori presenti al mercato settimanale di Piedimonte e altrettanti quelli che oggi chiedono un confronto chiaro e aperto con l’amministrazione comunale.

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