Pensione anticipata e finestra di attesa: l’assegno non arriva subito, le nuove modalità

Se hai deciso di uscire dal lavoro con qualche anno di anticipo, potresti ricevere una pessima sorpresa: l’assegno previdenziale non arriverà subito.

Accedere alla pensione con qualche anno di anticipo rispetto alla legge Fornero è, senza dubbio, il desidero della maggior parte dei lavoratori italiani. Ma andare in pensione e non ricevere per mesi il proprio assegno previdenziale è una prospettiva che, di sicuro, non alletta nessuno.

Come si fa, infatti, a vivere senza stipendio e senza pensione? Eppure questa penalizzazione riguarda diverse misure di pensione anticipata. Forse un modo per disincentivare alle uscite anticipate di massa dal lavoro che metterebbero in crisi in poco tempo le casse dell’Inps.

In molti casi la finestra di attesa – cioè il tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione e l’effettivo ottenimento del primo assegno previdenziale – è davvero molto lunga e questo può scoraggiare tanti a lasciare l’ufficio prima dei 67 anni.

Pensione anticipata: quando arriva il primo assegno

L’universo previdenziale è complicato come non mai tra legge Fornero e misure di pensione anticipata che richiedono, ciascuna, requisiti diversi e si rivolgono anche a platee differenti. Oltre a tutto questo bisogna tenere conto della finestra mobile o si rischia di restare, per mesi, senza stipendio e senza assegno Inps.

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Pensione anticipata: quando arriva il primo assegno/Casertanotizie.com

Come anticipato la finestra mobile è il lasso di tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione e l’ottenimento del primo assegno dell’Inps. Questo lasso di tempo cambia a seconda della misura scelta dal lavoratore. Ad esempio chi va in pensione a 67 anni, riceve la pensione già dal mese successivo rispetto al pensionamento.

Ben diversa la situazione di chi fruisce di qualche misura di pensione anticipata. Molti – soprattutto coloro che hanno iniziato a lavorare quando erano ancora molto giovani – decidono di uscire dal lavoro prima di aver compiuto 67 anni beneficiando della pensione anticipata ordinaria.

Questa misura ha un vantaggio enorme: non ha alcuna soglia minima anagrafica da rispettare. In parole semplici: si può accedere alla pensione a qualunque età, persino a 60 anni o a 59. L’unico requisito da soddisfare sono i contributi che devono essere almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Pertanto se una persona ha iniziato a lavorare, poniamo il caso, a 18 anni, a 59-60 potrà già andare in pensione.

Purtroppo, però, non riceverà subito l’assegno dell’Inps in quanto la finestra mobile è di 3 mesi. Dunque non vedrà la sua pensione per tre mesi. Ancora più drastica la situazione di chi opta per Quota 103. Con Quota 103 si può andare in pensione già a 62 anni con 41 anni di contribuzione ma la pensione arriverà dopo 7 mesi nel caso dei dipendenti privati e dei liberi professionisti e dopo 9 mesi nel caso dei dipendenti pubblici.

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