Bonus di 155 euro in aggiunta alla tredicesima: chi avrà un assegno più alto

L’INPS ha comunicato che ci sarà un bonus di 155 euro in aggiunta alla tredicesima, lo riceveranno oltre 400 mila pensionati.

La notizia del bonus di 154,94 euro (arrotondato a 155 euro) ha rallegrato i pensionati, ma non lo riceveranno tutti, bisogna avere dei requisiti reddituali per accedere all’importo aggiuntivo.

L’INPS con il messaggio 3821 del 2024 rende noto che il bonus di 155 euro sarà riconosciuto in modo automatico ma in via provvisoria, sulla base dell’ultimo reddito nella banca dati dell’INPS.

Bonus di 155 euro in aggiunta alla tredicesima: i pensionati che riceveranno l’importo aggiuntivo

Riceveranno l’importo aggiuntivo i titolari di uno o più trattamenti pensionistici (invalidità, pensione dirette o indirette, eccetera) erogati dall’INPS o dalle Casse professionali.

Bonus di 155 euro
Bonus di 155 euro in aggiunta alla tredicesima: i pensionati che riceveranno l’importo aggiuntivo (casertanotizie.com)

L’INPS precisa che non è riconosciuto sulle prestazioni diverse dalle pensioni, ad esempio: esodo Fornero (isopensione); assegno straordinario di solidarietà; contratto di espansione; indennizzo commercianti; prestazioni di invalidità civile; pensioni e assegni sociali; APE sociale. Inoltre, non spetta alle pensioni di vecchiaia erogate con il cumulo a sistema progressivo, in questo caso solo quando la prestazione sarà completa con tutte le quote, si potrà ottenere il trattamento aggiuntivo.

I requisiti reddituali richiesti per ottenere il bonus di 155 euro sono: l’assegno pensione compreso le maggiorazioni che percepisce il pensionato non devono essere superiore al trattamento minimo INPS. Nel 2024 il trattamento minimo è di 7.781.93 euro annuo, che aggiunto il bonus di 155 euro è pari a 7.936,87 euro. Se l’importo è superiore a 7.781,93 euro ma non supera 7.936,87 euro, al pensionato spetta il bonus come differenza.

Inoltre, il pensionato per ottenere l’importo aggiuntivo deve avere un reddito assoggettabile all’IRPEF, comprensivo del bonus, non deve superare il trattamento minimo di una volta e mezza, cioè pari a 11.672,9 euro annui.

Nel caso il pensionato è coniugato, il reddito cumulato con quello del coniuge, non deve superare complessivamente 23.345,79 euro nel 2024, cioè tre volte il trattamento minimo. Se il reddito supera il limite, non spetta il bonus di 155 euro.

L’INPS ha comunicato che il pagamento dell’importo aggiuntivo sarà corrisposto nella rata di dicembre 2024 e sarà visibile nel cedolino pensione alla voce “Importo aggiuntivo” – Credito anno 2024 (Legge n. 388 del 23 dicembre 2000).

Sempre a dicembre, l’INPS, ha avvisato che sarà pagata la somma aggiuntiva (quattordicesima) per i soggetti che perfezionano il requisito anagrafico di 64 anni tra il primo agosto e il 31 dicembre 2024. Per i pensionati del settore pubblico si considera il periodo tra il primo luglio al 31 dicembre 2024. Infine, l’INPS informa che sono state visionate le posizioni dei soggetti che nel secondo semestre 2024 hanno perso il diritto del benefico e per le eventuali somme corrisposte indebitamente è stata avviata la procedura di recupero.

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