Blocco della tredicesima per chi ha debiti, amara novità

I lavoratori che hanno debiti metto a rischio lo stipendio e anche la tredicesima, la legge su quest’aspetto è molto severa.

La tredicesima è pignorabile al pari di una normale retribuzione mensile, è erogata nel mese di dicembre ma potrebbe subire un taglio significativo. L’articolo 545 del codice di procedura civile, detta che lo stipendio è soggetto al pignoramento, ma è previsto un limite minimo impignorabile.

Il limite non pignorabile dello stipendio e della tredicesima, infatti, lo stipendio può essere pignorato fino a 1/5 dell’importo mensile netto. Inoltre, il pignoramento può arrivare fino al 30% dello stipendio nel caso di crediti alimentari.

Blocco della tredicesima: limite pignorabile

Il Governo è intervenuto sul limite della soglia di impignorabilità con il Decreto Aiuti bis (legge n. 142 del 2022), Con il provvedimento la soglia non pignorabile dello stipendio è pari a mille euro.

Tredicesima
Blocco della tredicesima: limite pignorabile (Casertanotizie.com)

Anche la tredicesima sulla pensione è soggetta alle regole del minimo vitale e pertanto è considerato il limite di 1.000 euro sull’importo totale. La trattenuta del pignoramento è operata sul cedolino INPS di dicembre, e la quota pignorabile è pari a: 1/10 se l’importo della pensione non super i 2.500 euro; 1/7 se l’importo della pensione supera i 2.500 euro ma oltre i 5.000 euro; 1/5 se la pensione supera i 5.000 euro.

Nel caso di doppia pensione, il pignoramento si applica con lo stesso meccanismo. Nello specifico, si sommano gli importi delle due pensioni, si toglie la quota del minimo impignorabile pari a 1.000 euro. Infine, sull’importo rimanente si applica la trattenuta del quinto.

La quota del quinto impignorabile rispetto allo stipendio prevede anche la quattordicesima, tredicesima e il trattamento di fine rapporto (TFR).

Pertanto, la tredicesima erogata a dicembre, sarò pignorata entro un quinto del suo importo. In effetti, il pignoramento della tredicesima, avviene con lo stesso metodo del pignoramento dello stipendio, tramite una trattenuta addebitata direttamente sulla pensione o stipendio. Bisogna sempre considerare i limiti di impignorabilità.

Il pignoramento cambia anche in base al creditore: se il creditore è un privato il pignoramento è di 1/5; se il credito è l’Agenzia delle Entrate e lo stipendio supera i 5.000 euro è 1/5; se il creditore è il Fisco ma lo stipendio è tra 2.500 a 5.000 euro è di 1/7; se il creditore è il Fisco e lo stipendio è inferiore a 2.500 euro è 1/10.

È sempre possibile bloccare il pignoramento presso terzi applicato sullo stipendio o pensione, compresa la tredicesima. I metodi sono tre: pagando la somma dovuta all’ufficiale giudiziario compresa si spese accessorie (articolo 494 del codice di procedura civile); la seconda modalità è quella di sostituire dei beni vincolati con la somma di denaro a debito (articolo 495); ultima e terza opzione, nel caso in cui il valore dei beni pignorati sia superiore all’importo dei crediti comprensivi di spese. In questo caso il giudice può disporre la riduzione del pignoramento.

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