Con grande sorpresa da parte di tutti, nel 2025 potrebbe tornare il Reddito di Cittadinanza: vediamo che cosa succederà e a chi spetterà.
A volte ritornano…come scriveva Stephen King in un suo famoso libro. E, a quanto pare, nel 2025 potrebbe esserci un grande ritorno: quello del Reddito di Cittadinanza. Il sussidio nato nel 2029 su forte spinta del Movimento Cinque Stelle e cancellato dal Governo Meloni con la legge di Bilancio 2024, tornerà dopo appena un anno dalla sua abolizione.
L’Assegno di Inclusione, a quanto pare, non è abbastanza in quanto ha tagliato fuori troppi ex percettori del RDC a causa di requisiti che le Opposizioni ritengono “troppo stringenti”. Ricordiamo, infatti, che per ottenere il Reddito di Cittadinanza era sufficiente avere Isee e reddito al di sotto di una certa soglia.
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, invece, è anche indispensabile che, all’interno del nucleo familiare ci sia almeno un soggetto “non occupabile”: un minorenne o una persona con già 60 anni o un invalido almeno al 74%. Ecco perché molte famiglie, pur con reddito e Isee bassi, sono rimaste tagliate fuori ma dal 2025 tanti potrebbero riavere il sussidio.
Reddito di Cittadinanza nel 2025: ecco che cosa succederà
A gran sorpresa nel 2025 potrebbe tornare il Reddito di Cittadinanza, il sussidio a firma grillina che fu cancellato dall’attuale Esecutivo con la legge di Bilancio 2024. Ma c’è chi chiede a gran voce di ripristinare questo aiuto per sostenere le famiglie in difficoltà rimaste escluse dall’Assegno di Inclusione? Che cosa succederà?
Non è ancora nulla di sicuro ma il Movimento Cinque Stelle – capitanato ormai da Giuseppe Conte – non molla e, con un emendamento alla Legge di Bilancio 2025, ha proposto di reintrodurre il Reddito di cittadinanza almeno per il biennio 2025 e 2026.
Secondo il partito dell’ex premier Conte, infatti, Assegno di Inclusione e Supporto Formazione e Lavoro – i due sussidi introdotti dal Governo Meloni proprio per sostituire il vecchio Reddito – non sarebbero sufficienti a contrastare la povertà e l’esclusione sociale poiché troppe famiglie resterebbero tagliate fuori.
Sarà fattibile reintrodurre il RDC? Ancora non si sa ma quel che è certo è la reintroduzione di questa misura costerebbe allo Stato niente di meno che 12 miliardi l’anno per il primo biennio, circa 4,4 miliardi se venisse portata avanti anche nel 2027 e, infine, si assesterebbe intorno a 3,8 miliardi nel 2028. I fondi dovrebbero provenire da un nuovo capitolo di spesa previsto nelle risorse del Ministero dell’Economia.
Il Governo di Giorgia Meloni non si è ancora espresso definitivamente a riguardo e, dunque, non è escluso che, effettivamente, nel 2025 possa tornare il vecchio RDC. Per ora, comunque, si tratta ancora solo di una proposta e non vi è nulla di sicuro. Si saprà qualcosa di più nelle prossime settimana.