Come funzionano le detrazioni fiscali per le seconde case nel 2025? Aliquote e nuovi limiti previsti per il prossimo anno.
I bonus edilizi sono tra i più richiesti proprio perché le spese sostenute per le proprie abitazioni, indipendentemente dai motivi, risultano particolarmente esose. Dunque, si chiede un aiuto al Governo affinché si sblocchino cospicue agevolazioni di cui potersi avvalere.
Dagli incentivi destinati alle ristrutturazioni ai benefici economici per acquistare la prima casa, ce n’è tra cui scegliere. Tuttavia non è così semplice in quanto, per ciascuno di essi, sono stabiliti dei requisiti, a volte tassativi altri più blandi, ma comunque da rispettare. Si citi, ad esempio, la soglia ISEE, spesso da non superare.
Ebbene, cosa accadrà nel 2025? D’altronde molti bonus sono stati confermati per l’anno corrente e, ora, il timore di perderli è particolarmente sentito. Sicuramente rimangono in vigore molteplici sconti fiscali riguardanti le seconde residenze. Ecco, perciò, le ultime novità.
Anche nel 2025 si potranno usufruire delle detrazioni fiscali destinate alle seconde case. Certo, dipende dal tipo di lavoro edilizio che si è intenzionati a svolgere o richiedere perciò, conseguentemente, l’applicazione di un bonus specifico o lo sconto affinché si alleggeriscano determinate spese.
Per esempio i lavori agevolati dal Superbonus, con una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presentata a luglio 2024, valgono anche nel 2025 – sorrette dal medesimo meccanismo di incentivazione – e un’aliquota fissata al 65% – importante che il titolo edilizio sia antecedente il 15 ottobre 2024.
Nel caso di interventi sulle seconde case con il Bonus Ristrutturazioni o l’Ecobonus ordinario l’aliquota è pari al 36%. Tuttavia il tetto massimo di spesa dell’Ecobonus rimane invariato per cui si conferma il limite di € 96.000 per le ristrutturazioni edilizie nonché diverse soglie legate alle opere di efficientamento energetico.
Quindi, riassumendo brevemente: qualora si usufruisca del Superbonus, in generale, lo si può applicare al 65% nel 2025 mentre quando si tratta delle seconde abitazioni l’aliquota di detrazione è fissata al 36%. Oltretutto vi sono anche dei limiti alle spese detraibili per i titolari di quei redditi superiori a € 75.000.
Difatti coloro che rientrano in quest’ultima fascia economica hanno diritto a un tetto massimo di spesa detraibile pari a € 14.000, scendendo a € 8.000 qualora si guadagni più di € 100.000. Questi limiti si destinano alla spesa su cui si appone la detrazione, ma si potrebbe aggiungere anche il ‘quoziente familiare’.
Quest’ultimo è un coefficiente che tiene conto della presenza o meno dei figli all’interno di una famiglia, per l’appunto. Utile perché grazie ad esso è possibile quantificare, minuziosamente, il tetto personale alle spese da detrarre. Un veloce excursus in merito a cosa aspettarsi nel 2025.
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