La Legge di Bilancio 2025 conferma Opzione Donna, la misura dedicata alle lavoratrici. Vediamo come si potrà andare in pensione.
In scadenza al 31 dicembre 2024, Opzione Donna è tra gli scivoli pensionistici confermati nel 2025. La Riforma delle pensioni non si può ancora fare e, di conseguenza, il Governo proroga le misure attualmente attive.
La Manovra 2025 sarà ufficializzata entro fine dicembre. Nessun dubbio, però, sulla proroga di Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale, i tre scivoli per anticipare la pensione rivolti a determinate categorie di cittadini. Nessuna novità, dunque, in termini di previdenza sociale. Tanti lavoratori rimarranno delusi perché la Riforma delle pensioni non si attuerà nemmeno il prossimo anno. L’unico cambiamento è l’aumento dello sconto di 4 mesi a figlio per le pensioni di vecchiaia delle lavoratrici nel sistema contributivo (contributi versati dal 1996 in poi).
Anzi una novità c’è e non è positiva. Gli importi delle pensioni saranno più bassi perché per la prima volta dopo due anni ci sarà l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione al tasso di inflazione. La stima di vita della popolazione è di nuovo in aumento dopo i due anni di stop dovuti al Covid e, di conseguenza, i calcoli per la pensione saranno meno favorevoli. Questo abbassamento coinvolgerà anche le lavoratrici che andranno in pensione con Opzione Donna.
I requisiti di pensionamento con Opzione Donna nel 2025
Le lavoratrici possono andare in pensione anticipatamente con Opzione Donna senza grandi cambiamenti nel 2025. Nel 2024 c’è stato un importante aumento dei requisiti anagrafici, non più 58 anni di età per le dipendenti e 59 anni per le autonome bensì un’età diversa in base al numero dei figli. La misura chiede, infatti, 61 anni di età alle lavoratrici senza figli, 60 anni per quelle con un figlio e 59 anni a chi ha due o più figli. Queste condizioni rimarranno uguali nel 2025. In più c’è il requisito contributivo da rispettare, aver maturato 35 anni di contributi.
Quando si dovranno maturare questi requisiti per andare in pensione nel 2025? Entro il 31 dicembre 2024. C’è di più, lo scivolo è dedicato unicamente alle lavoratrici disabili (invalidità dal 74% in su), caregiver da almeno sei mesi e impiegate in un’azienda in stato di crisi/licenziate. E si dovrà accettare il calcolo contributivo anche avendo versato contributi prima del 31 dicembre 1995 con forte penalizzazione dell’assegno (tagli fino al 30%) soprattutto nel 2025 dato che, come detto, cambieranno i coefficienti di trasformazione. Infine Opzione Donna prevede delle lunghe finestre di decorrenza. Parliamo di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 8 mesi per le autonome.