Bonus acqua anche nel 2025: controlla come ottenerlo

Confermato anche per il prossimo anno il bonus acqua potabile. Ecco chi ne ha diritto e come ottenerlo nel 2025.

Tra le agevolazioni riconosciute dallo Stato alle famiglie a basso reddito rientra anche il bonus idrico, noto anche come bonus acqua potabile. I pubblici poteri intendono così venire incontro alle necessità delle famiglie meno avvantaggiate per quanto riguarda un bene essenziale come l’acqua.

Il bonus idrico non va confuso con un altro bonus acqua potabile: quello introdotto per razionalizzare i consumi di acqua e l’uso di contenitori di plastica e che sfrutta il meccanismo del credito d’imposta (al 50% in questo caso) per le spese sostenute per acquistare e installare sistemi di filtraggio e mineralizzazione (non confermato dal 2024).

Insieme al bonus idrico rimane invece il bonus rubinetti (o bonus bagno), la detrazione del 50% sugli interventi per il rifacimento del bagno. Ma vediamo quali sono le condizioni richieste per poter accedere al bonus acqua potabile 2025.

Bonus acqua potabile confermato nel 2025: come ottenerlo

Per poter richiedere il bonus acqua potabile occorre dimostrare lo stato di bisogno economico, un requisito accertabile attraverso la dichiarazione Isee. Nel 2024 gli aventi diritto dovevano avere un Isee non superiore a 8.265 euro. La soglia si innalzava fino a 20.000 euro per le famiglie con più di quattro figli a carico.

Donna con bicchiere d'acqua in mano
Bonus acqua potabile confermato nel 2025: come ottenerlo – casertanotizie.com

Questi stessi limiti sono stati confermati e si applicheranno anche al 2025. Bisognerà naturalmente che uno dei membri del nucleo familiare sia al tempo stesso anche intestatario di un contratto di fornitura del servizio di acquedotto. Niente da fare invece se il contratto è intestato a una terza persona (come il proprietario di casa per chi vive in affitto).

Soltanto nel caso delle famiglie con fornitura centralizzata condominiale si richiede invece che il nucleo familiare sia intestatario di una fornitura elettrica attiva e domestica. Questo in modo da permettere al gestore idrico di presumere che la famiglia usufruisca di una fornitura idrica condominiale, requisito che dà comunque diritto all’agevolazione.

Il bonus idrico non ha un importo predefinito: lo sconto si applica al quantitativo d’acqua (50 litri al giorno per ogni componente del nucleo familiare) e non all’importo. Ad esempio una famiglia di tre persone avrà diritto a uno sconto di 150 litri giornalieri (l’importo dipende dunque dai termini del contratto di fornitura dell’acqua).

Non serve fare domanda per avere il bonus idrico. Occorre invece aver presentato una Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) ai fini Isee. Sarà poi il gestore della fornitura idrica a riconoscere il bonus acqua potabile direttamente in bolletta dopo la verifica dei requisiti attraverso il Gestore idrico.

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