Se c’è la possibilità di ottenere una riduzione sull’importo della TARI dal 20 al 40% bisogna approfittarne. Vediamo chi ne ha diritto.
Considerando che mediamente la spesa a famiglia in relazione alla TARI si aggira intorno ai 300 euro capiamo come sia importante poter ridurre del 20 o del 40% tale cifre. Si otterrebbe un bel risparmio.
La TARI è un tributo locale dovuto da chi produce spazzatura volto a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Chi occupa un immobile è obbligato a corrispondere questa imposta, indipendentemente dalla quantità dei rifiuti che produce realmente. Ogni famiglia paga un diverso importo TARI. Il calcolo prende in considerazione variabili come il numero dei componenti del nucleo familiare e la superficie dell’immobile.
I cittadini possono versare quanto dovuto in un’unica soluzione oppure in più rate (il numero è scelto dall’Amministrazione Comunale), solitamente tre rate quadrimestrali (aprile, settembre e dicembre). Pagano la TARI anche i residenti all’estero se possiedono un immobile in Italia che produce rifiuti urbani. La normativa, però, prevede delle esenzioni o riduzioni per alcune categorie di cittadini. Una possibilità di risparmio di cui approfittare se si soddisfano i requisiti.
Iniziamo dallo sconto del 20% obbligatorio del tributo. Si applica in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti. Significa che se il Comune non si occupa del servizio di ritiro della spazzatura per un determinano periodo i cittadini potranno ridurre l’importo della TARI del 20%. Altro caso, l’esecuzione del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento ossia qualora vengano commesse importanti violazioni durante il servizio.
La riduzione è prevista anche per l’interruzione del servizio per motivi sindacali o per impedimenti organizzativi imprevedibili che hanno provocato situazioni dannose o pericolose per l’ambiente o le persone. Passiamo allo sconto più cospicuo, quello del 40%. Tale riduzione si applica nelle zone in cui non è effettuato la raccolta dei rifiuti. Il Comune può graduare l’importo in base alla distanza dal punto di raccolta più vicino.
Oltre alle due suddette riduzioni obbligatorie, l’amministrazione comunale può applicare riduzioni facoltative per le abitazioni con un solo componente, per le case tenute a disposizione per uso stagionale o uso discontinuo e limitato e per le aree o i locali scoperti adibiti ad uso stagionale o non continuativo ma ricorrente. Queste le direttive del 2024, ricordiamo che dal 2025 entreranno in vigore alcune modifiche con revisione delle attuali esenzioni e riduzioni della tariffa.
Angelo Madonia saluta Ballando con le stelle, ma il ballerino è ancora protagonista: c’entra il…
Confermato anche per il prossimo anno il bonus acqua potabile. Ecco chi ne ha diritto…
Se sei single ma la situazione inizia a starti stretta allora prenota subito una vacanza…
Una palazzina è crollata a Sessa Aurunca e sono in atto le indagini per capire…
Non vedi l'ora di andare in pensione ma sei ancora molto distante dai 67 anni…
Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto sul banco degli imputati: dovranno rispondere delle loro azioni, rischiano…