A gennaio si annunciano dei cambiamenti molto importanti per il ticket sanitario. Le novità per le tariffe di visite ed esami specialistici.
Si preannunciato delle novità molto importanti per i cittadini alle prese con la sanità pubblica. Infatti dopo diversi mesi di polemiche e discussioni Stato e Regioni hanno raggiunto un’intesa sulla questione delle tariffe per visite ed esami erogati dal Servizio sanitario nazionale (SSN).
Entrato quindi in vigore i Livelli essenziali di assistenza (LEA), con il superamento del nomenclatore tariffario regionale per passare a un unico tariffario a livello nazionale. Significa per prima cosa l’applicazione di ticket sanitari identici in tutto il territorio nazionale. Questa modifica pone fine alle polemiche e dovrebbe essere effettiva dal prossimo anno. Non resta che verifcare quali tariffe pagheranno i pazienti del Servizio sanitario nazionale (SSN).
I costi per le prestazioni sanitarie sono segnalati in generale aumento per i pazienti. Finora ogni Regione aveva deciso un tariffario differente. Ora i cittadini pagheranno lo stesso importo per la stessa prestazione in tutto il Paese. Vediamo qualche esempio di questo nuovo tariffario.
La prima visita specialistica costerà 25 euro, da una media nazionale di 24,12 euro, mentre il controllo arriva a 17,90 euro contro i 15,78 euro di media. Una prima visita cardiologica, che avrà sempre compreso l’elettrocardiogramma costerà 34 euro, invece per una prima visita otorinolaringoiatrica, che può prevedere esami strumentali, si pagheranno 26,20 euro.
Una radiografia al torace si uniforma al prezzo nazionale di 15,45 euro, invece un’ecografia all’addome inferiore avrà un costo di 37,80 euro, anche se in questo caso i cittadini dovranno pagare una somma diversa a seconda della regione dove si trovano. Questo dipende dal tetto di contribuzione per ricetta fissato da ogni singola regione. In alcune è fissato a 36,15 euro, mentre in altre (Lazio, Campania, Marche, Sardegna e Calabria) è stabilito in 46,15 euro.
Quindi nelle prime regioni, i cittadini pagheranno ll tetto massimo di contribuzione cioè 36,15 euro, mentre nelle seconde il costo fissato. Per gli esami del sangue, il cui costo varia a seconda del tipo di analisi, la spesa nazionale si attesta a 16,40 euro. Ricordiamo che, come accennato, nel nuovo tariffario non è prevista una contribuzione massima che deve pagare il cittadino e in alcune regione resterà superiore, con ticket superiori in alcuni casi.
Infine c’è da dire che l’applicazione delle nuove tariffe non coinvolge le ricette prescritte entro il 2024, per queste valgono le vecchie regole per i successivi 12 mesi, prorogabili per altri 6. In conclusione non è da escludere nuovi ritocchi del tariffario, con una nuova crescita della quota di partecipazione dei cittadini.
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