Bonus casa 2025: penalizzato il secondo immobile, detrazioni con il nuovo quoziente familiare

Il proprietario di un secondo immobile da ristrutturare sarà svantaggiato. Nel 2025 un nuovo quoziente renderà i Bonus casa meno interessanti.

L’Europa spinge per la ristrutturazione con riqualificazione energetica degli immobili ma gli aiuti economici non supportano tale spinta. Nel 2025, poi, ci saranno cambiamenti che renderanno i Bonus casa ancora meno allettanti.

La Manovra 2025 ha confermato i Bonus edili apportando significative modifiche per le seconde case. Gli italiani sono sempre meno allettati da queste misure, l’interesse è iniziato a calare quando il Governo ha cancellato la cessione del credito e lo sconto in fattura lasciando unicamente la detrazione come agevolazione. Questa permette di recuperare parte della spesa affrontata per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile ma spalmata in dieci anni.

Significa dover comunque pagare totalmente i lavori, cifre che possono arrivare anche a 60 mila euro quando si deve intervenire in maniera netta. Sostituzione degli infissi, della caldaia, cappotto termico, pannelli solari permetteranno di aumentare la classe energetica dell’edificio ma ad un costo molto alto. Le famiglie sperano che arrivino nuove misure oltre ai Bonus edili che siano più di sostegno. Nel frattempo si procede con piccoli interventi da coprire con questi Bonus per la casa ma ci sono brutte notizie per i proprietari di secondi immobili.

Cambiano le aliquote dei Bonus casa nel 2025

I Bonus edili sono stati prorogati nel 2025 ma con differenze tra prima e seconda casa. Le condizioni restano più favorevoli per le abitazioni principali mentre scenderà l’aliquota per le seconde e terze case. Il Bonus ristrutturazione, ad esempio, manterrà la detrazione al 50% con tetto di spesa di 96 mila euro solo per le prime case. Per gli altri immobili l’aliquota scenderà al 36% nel 2025 e al 30% nel 2027 e nel 2028.

Ristrutturare casa
Cambiano le aliquote dei Bonus casa nel 2025 (Casertanotizie.com)

Dal 2028 al 2033, poi, per tutti gli interventi anche sulle prime case l’aliquota sarà del 30% con tetto di spesa 48 mila euro. Un altro cambiamento riguarderà i tetti di spesa detraibili. In generale, i soggetti con reddito oltre i 75 mila euro potranno contare su una soglia massima di 14 mila euro mentre quelli con reddito superiore a 100 mila avranno un limite di 8 mila euro.

Nulla cambierà per i lavori ammessi alla detrazione (manutenzione straordinaria, ordinaria e straordinaria di parti comuni di condomini residenziali, restauro e risanamento conservativo, ripristino delle parti danneggiate). Per quanto riguarda l’Ecobonus dovrebbe rimanere del 65% per le prime case grazie ad un emendamento al testo della Manovra (si attende la conferma)) mentre per le altre abitazioni dovrebbe scendere al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026/2027. Come detto nulla è ancora definito, lo sapremo con certezza entro fine dicembre.

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