Chiedere un prestito senza busta paga può essere più difficile, ma non è comunque del tutto impossibile. Ecco come fare per ottenerlo e sentirsi più leggeri.
In un periodo come quello che stiamo vivendo i soldi non sembrano bastare mai, il costo della vita è cresciuto a dismisura, al punto tale che sono sempre di più le persone che arrivano quasi con l’acqua alla gola alla fine del mese. Pensare di ottenere un aumento di stipendio può essere un miraggio per molti, anche se a vivere la situazione più difficile sono certamente soprattutto i liberi professionisti, che non hanno un guadagno fisso mensile, ma si trovano a dover pagare in autonomia tasse e contributi. Non può quindi che essere importante chiedersi se sia possibile ottenere un prestito senza busta paga, situazione che purtroppo riguarda un elevato numero di italiani.
Ad avere la partita IVA, infatti, non sono solo esclusivamente imprenditori che hanno guadagni altissimi, ma anche persone che magari hanno perso il lavoro da dipendente e che si sono dovute reinventare facendo altro, ma senza assunzione. Chi si trova in questa situazione non può che essere preoccupato perché non sa bene cosa aspettarsi dal futuro, il rischio di dover affrontare una diminuzione nei guadagni è concreto. Ecco quindi come si dovrebbe procedere se si ha bisogno di aiuto.
Avere un prestito senza busta paga è possibile: ecco come fare
Chi ha la necessità di ottenere un prestito, sia attraverso la banca sia tramite una finanziaria, può spesso sentirsi in imbarazzo perché teme di ottenere un rifiuto. Se questo accadesse, è inevitabile provare sconforto, visto che in genere si agisce in questo modo quando si è in forte difficoltà.
Prima di arrivare a ottenere un responso si è però inevitabilmente sottoposti a tantissimi controlli, così da verificare se si sia in possesso di requisiti minimi richiesti. Chi eroga il denaro, infatti, vuole sentirsi tranquillo, per questo ha bisogno di verificare se il richiedente abbia la capacità, almeno in quel momento di ricevere la somma che riceverà. In casi simili viene evidentemente posto sotto controllo il suo reddito, oltre a cercare di capire a quanto ammonti lo stipendio mensile, che in genere ha una cifra fissa, da lì viene presa la decisione definitiva. Ma cosa accade se non si ha un guadagno fisso, come è il cason dei liberi professionisti? È davvero possibile avere un prestito senza busta paga?
La risposta a questa domanda è fortunatamente positiva, ma è necessario muoversi in una maniera prestabilita se non si vuole andare incontro a una pesante delusione. A volte, infatti, in questa situazione possono trovarsi anche i disoccupati, che sono certamente in forte crisi perché non sanno quando avranno un nuovo impiego, ma anche gli studenti, che vorrebbero essere più indipendenti dalla famiglia di origine.
In genere la concessione è possibile, ma nella maggior parte dei casi per cifre piuttosto limitate, raramente si va oltre i 10mila euro, ma con tassi di interesse che sono più elevati rispetto a quelli fissati per chi ha un salario mensile. Le modalità sono comunque diverse a seconda della situazione. Nel caso degli studenti, ad esempio, il finanziamento può essere concesso, ma a condizione di poterlo restituire non appena avrà terminato il suo percorso di studi. Nel momento in cui si presenta la domanda si dovrà mettere per iscritto un piano ad hoc.
Nel caso dei disoccupati, invece, il quadro può essere più complesso, a meno che non abbia un fideiussore che possa fare da garante. Si può ricorrere così a un parente stretto che presenterà una sua dichiarazione dei redditi, a sua volta esaminata, se il richiedente dovesse avere problemi sarà il garante a farsi carico delle rate mancanti. A volte invece può bastare anche avere una rendita garantita per avere parere favorevole, come accade ai coniugi divorziati, che hanno diritto ogni mese a un assegno di mantenimento dall’ex.
In assenza di busta paga, è possibile presentare un immobile di proprietà a garanzia delle somme richieste attraverso un’ipoteca. È però difficile che la banca accetti se c’è un’enorme discrepanza tra il valore del bene e quello del prestito. Per quanto rigarda infine i liberi professionisti, sono necessarie le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, se si dimostra di avere ricevuto redditi in modo regolare raramente ci sarà un diniego.