Teniamoci pronti ad un grande cambiamento che riguarderà le bollette di luce e gas: da gennaio ci sarà una novità importantissima che sta già facendo tremare tanti.
Da qualche anno a questa parte appena finisce l’estate e le temperature si abbassano non siamo tristi per il freddo che ci aspetta ma per le bollette che ci arriveranno a causa del gas e dell’energia che consumeremo tra acqua calda e riscaldamenti. Da luglio poi la situazione è peggiorata ancora.
Infatti lo scorso luglio, ad eccezione delle persone economicamente svantaggiate – i soggetti “vulnerabili”- tutti noi siamo dovuti passare al mercato libero dell’energia che, senza dubbio, è meno conveniente rispetto al mercato tutelato e ha tariffe più alte che poi variano a seconda del gestore che si sceglie.
Pertanto se già, a partire dal 2022, le bollette erano aumentate a causa dei costi più elevati sulle materie prime energetiche e dei trasporti, da luglio la situazione, per molte famiglie, è davvero precipitata e tutti o quasi temiamo le bollette che ci arriveranno a gennaio e febbraio.
Le novità non sono ancora finite su questo fronte: dopo il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia ci aspetta un altro cambiamento importante a partire da gennaio 2025. Il primo mese del nuovo anno inizierà con una bella “stangata”: non sarà più possibile fare una determinata cosa.
Bollette luce e gas: da gennaio cambierà tutto
Nuova stangata in arrivo sulle bollette di luce e gas a partire da gennaio 2025: nel primo mese dell’anno cambierà un elemento fondamentale e non sarà più possibile fare una certa cosa. ARERA – l’autorità per l’energia – ormai ha deciso e non è disposta a fare passi indietro su questo fronte.
La “stangata” – se così si può dire – questa volta non riguarderà noi consumatori ma i fornitori di luce e gas che avranno la vita un po’ più complicata nel caso decidessero di aumentare le tariffe. Non potranno più farlo senza informarci. Infatti gli aumenti dovranno essere comunicati a tutti i clienti con un anticipo di almeno tre mesi. Questo darà modo alle famiglie di tutelarsi ed, eventualmente, di avere più tempo a disposizione per cambiare fornitore senza sprecare denaro.
Le comunicazioni relative agli aumenti, inoltre, non potranno più essere inserite direttamente dentro le bollette per evitare che una persona, magari presa dalla fretta, possa non leggere. Le comunicazioni dovranno avvenire o tramite Posta Elettronica Certificata – la classica PEC- o tramite una lettera.
Qualora l’aumento dei prezzi non venisse comunicato allora non potrà essere nemmeno applicato: sarà da ritenersi nullo. Se invece la comunicazione non arriverà con almeno tre mesi di preavviso, il cliente avrà diritto ad un indennizzo di circa 30 euro. Da gennaio, dunque, la situazione per noi consumatori dovrebbe migliorare e diventare molto più trasparente.