Il 31 dicembre 2024 scadrà l’ISEE e bisognerà rinnovarlo subito per non perdere il diritto a Bonus e agevolazioni.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente vale da gennaio a dicembre, poi bisognerà procedere con una nuova compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per continuare a ricevere gli aiuti economici del Governo.
Quasi tutti i Bonus attivi hanno tra i requisiti una soglia ISEE da rispettare per poter avere accesso alla misura. Il valore dell’Indicatore è importante anche per quantificare il valore dell’aiuto economico come accade, per esempio, per l’Assegno Unico Universale. L’ISEE serve per descrivere il quadro reddituale e patrimoniale di una famiglia. Tiene conto di redditi e patrimonio di tutti i componenti del nucleo familiare, anche dei minorenni.
La validità è annuale, da gennaio a dicembre. Tra poche settimane, dunque, l’ISEE 2024 scadrà e bisognerà procedere con un nuovo calcolo. Il cittadino può agire in autonomia tramite sito INPS accedendo al servizio con le credenziali digitali oppure può ricorrere ai CAF e patronati per avere la certezza di non commettere errori. In questo secondo caso consigliamo di prenotare subito un appuntamento perché a gennaio ci sarà una corsa all’ISEE e si rischia di dover attendere per calcolare l’ISEE 2025 perdendo momentaneamente Bonus e agevolazioni.
Per farsi trovare pronti nel 2025 è bene iniziare a raccogliere fin d’ora la documentazione necessaria per il rinnovo. Come accennato per procedere con il calcolo occorre compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica inserendo dati reddituali e patrimoniali di ogni membro della famiglia dei due anni precedenti. Significa che per l’ISEE 2025 bisognerà fare riferimento a redditi e patrimonio del 2023.
Saranno da inserire i Buoni Fruttiferi e i Titoli di Stato? Il Decreto attuativo dell’eliminazione dal conteggio non è ancora arrivato. Si attende a breve ma senza nessuna comunicazione ufficiale si dovranno ancora includere. Nella DSU, poi, si dovranno indicare i codici fiscali dei componenti del nucleo familiare, l’eventuale contratto di affitto, il modello 730 o modello Redditi, ogni documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, la dichiarazione IRAP e la documentazione relativa al patrimonio mobiliare.
Fondamentale la giacenza media e il saldo su conto corrente e altri depositi bancari e postali. Servirà anche la quota capitale residua del mutuo e le targhe dei veicoli di proprietà con cilindrata superiore a 500 cc. Nella dichiarazione precompilata presente sul sito INPS saranno già inseriti tutti i dati a disposizione dell’ente. Bisognerà controllare che siano corretti e che non ci siano altre informazioni da aggiungere prima di inviare la DSU per il calcolo ISEE 2025.
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