Non capivo come mai a fine mese il mio portafoglio era sempre vuoto e il mese dopo stessa storia. Poi finalmente ho capito che cosa stavo sbagliando. Commettevo un errore comune a tante persone purtroppo.
A volte non sono le grosse spese a mandarci in rosso. Spesso sono piccole abitudini quotidiane che, reiterate giorno dopo giorno, mettono seriamente in pericolo i nostri risparmi e, persino, il nostro stipendio. In particolare c’è un’abitudine comune a molte persone che mi stava rovinando.
Io non sono mai stata un esempio di risparmio, lo ammetto. Non spendo chissà quali cifre ma se voglio regalarmi una borsa nuova lo faccio, sempre nei limiti delle mie possibilità sia chiaro. Così come se voglio uscire a cena con le mie amiche: non ogni sera ma un paio di volte al mese ci concediamo un bel sushi – per me vegano!- tutte insieme.
Eppure, pur non spendendo chissà quali cifre se non raramente, mi sono accorta che i soldi sul mio conto erano sempre meno. E questa situazione iniziava a ripetersi ogni mese anche se io come sempre lavoravo. Cosa stava succedendo? Fortunatamente me ne sono accorta in tempo e ho subito detto addio ad una cattiva abitudine a cui non avevo mai dato importanza.
Non riuscivo a capire dove stavo sbagliando: certo non sono mai stata una campionessa di risparmio ma ogni mese arrivavo con l’acqua alla gola e non capivo come mai. Dove finivano tutti i miei soldi? Poi ho capito qual era l’abitudine che mi stava, a poco a poco, rovinando. Da quando l’ho eliminata vivo molto più tranquilla e gestisco molto meglio i miei soldi.
Aprendo il portafoglio, più o meno tutti noi, troviamo dentro diverse carte: la carta d’identità elettronica, il codice fiscale o tessera sanitaria che dir si voglia, le infinite carte fedeltà dei vari supermercati, il bancomat e poi c’è lei…croce e delizia di tutti noi, sua maestà Visa o Mastercard…la carta di credito!
La chiesi anni fa alla banca per non restare a “secco” in caso di emergenze ma, alla fine, era il suo uso spropositato che creava le vere emergenze nel mio portafoglio e sul mio conto corrente. Molti di noi – e mi ci metto io per prima – pensano che usare il bancomat o la carta di credito, alla fine, sia un po’ la stessa cosa.
In un caso non devi firmare e nell’altro sì ma in fondo ben poco cambia no?! E, invece, no: non è proprio lo stesso e già il fatto che quando paghiamo con la carta di credito ci viene chiesto di firmare dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Quando paghiamo con il normale bancomat, vengono prelevati i soldi che, in quel momento, sono disponibili sul nostro conto corrente.
Per fare un esempio: se sul conto corrente ho 5000 euro, non posso, con il bancomat, fare un acquisti di 6000 euro. Cosa che, invece, posso fare con la carta di credito in quanto i soldi che spendo oggi mi verranno addebitati il mese dopo. In pratica con la carta di credito, ogni volta, spendo soldi che, di fatto, io ancora non ho e questo può portarmi a non avere più limiti.
Solo che, se il mese dopo, non mi entrano sul conto tutti i soldi che ho speso il mese prima con la carta di credito, allora andrò in rosso. Per questo la soluzione migliore è lasciare la carta di credito a casa quando si esce e usarla solo in caso di vere emergenze.
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