Per le partite IVA ogni anno c’è una novità, tra quelle del prossimo anno c’è una a cui tutti dovranno adeguarsi obbligatoriamente.
La Legge di Bilancio è legge, con l’approvazione di fiducia al Senato, la manovra finanziaria per il 2025 entra in vigore a scattare del nuovo anno. Uno dei punti su cui l’esecutivo si è concentrato riguarda la continuazione di quelle politiche di contrasto all’evasione fiscale che, per quanto abbia una curva tendenziale in discesa da ormai qualche anno, ancora costa tantissimo al PIL italiano.
Una delle novità per le politiche di contrasto all’evasione riguarda i titolari di Partita IVA che dal prossimo anno saranno obbligati a dimostrare la tracciabilità delle proprie spese. Tracciabilità che diventa, quindi, lo strumento primario per i controlli fiscali ma anche per l’ottenimento delle detrazioni e deduzioni in dichiarazione dei redditi.
Non c’è in realtà nulla di particolarmente nuovo; già attualmente lavoratori autonomi ed imprese, ai fini delle deduzioni del reddito tassabile possono inserire le spese sostenute per la propria attività. Tuttavia troppo spesso si fanno passare spese che non sono avvenute realmente ed è su questo punto che il Governo corre ai ripari. Ed è da qui che arrivano le novità contenute nella Legge di Bilancio e specifiche per tutte le partite IVA.
Alla tracciabilità dei pagamenti siamo ormai abituati, perché per le persone fisiche la maggior parte delle detrazioni e deduzioni è legata proprio alla dimostrazione delle spese sostenute -vedi bonus edilizi, spese mediche e così via. Tracciabilità vuol dire pagamenti che avvengono con bancomat, carta di credito o assegni.
Bene questo principio viene esteso alle partite IVA; la nuova finanziaria stabilisce che i rimborsi per vitto, alloggio, viaggi e trasporto non concorrono a formare reddito se appunto il loro pagamento è tracciabile. Tutte le spese accessorie legate al trasporto dei dipendenti, trasferte, vitto e alloggio, ma anche spese di pubblicità, propaganda e rappresentanza saranno deducibili a patto che i pagamenti avvengano con versamento postale o bancario e qualsiasi altro mezzo tracciabile.
La legge stabilisce inoltre che la tracciabilità entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 ovvero con periodo di imposta successivo rispetto a quello in scadenza al 31 dicembre 2024.
Altra novità è legata all’obbligatorietà dei titolari di partita IVA di collegare il registratore di cassa al POS. Una disposizione che, in pratica, prevede la completa integrazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il pagamento elettronico.
Si tratta di una misura volta ad evitare quelle fattispecie per cui le partite IVA accettano pagamenti con POS ma emettono scontrino non fiscale attivando registratori paralleli. In questo caso l’obbligo sarà effettivo dal 1° gennaio 2026, in modo da consentire agli autonomi di adeguarsi alle disposizioni.
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