Aumenteranno nel 2025 i beneficiari di un assegno erogato mensilmente dall’INPS perché un emendamento chiede una modifica al limite ISEE.
Più famiglie potranno richiedere e ottenere un assegno che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale eroga da un anno ogni mese come sussidio economico ai nuclei che presentano determinate caratteristiche.
Venerdì 20 dicembre la Camera dei Deputati ha approvato con voto di fiducia la Manovra 2025. Ora si attende il via libera del Senato dopo Natale, presumibilmente il 28 dicembre. Pochi giorni ancora e conosceremo ufficialmente tutte le novità che introdurrà la nuova Legge di Bilancio. Sono stati tantissimi gli emendamenti arrivati dai diversi partiti lo scorso novembre.
C’è stato un lungo lavoro di valutazione per modificare il testo originario della Manovra cercando di trovare le risorse per intervenire in favore della popolazione. Uno di questi emendamenti ha proposto la modifica dell’Assegno di Inclusione per consentire ad una più ampia platea di beneficiari di ricevere la misura nel 2025. Lega, Fratelli d’Italia, Forze Italia e Noi moderati hanno richiesto di alzare il limite ISEE per un maggiore sostegno alla popolazione o meglio alle famiglie con minori, over 60, invalidi e soggetti svantaggiati a basso reddito.
Come cambierà l’Assegno di Inclusione nel 2025
Per rendere l’Assegno di Inclusione più accessibile l’ISEE potrebbe essere alzato da 9.360 euro a 10.140 euro mentre il reddito familiare massimo potrebbe salire da 6 mila a 6.500 euro oppure da 7.560 a 8.190 euro per i nuclei con anziani e disabili. In questo modo si aiuteranno economicamente più cittadini che si trovano in difficoltà economica e che precedentemente erano state escluse dalla misura.
Serviranno 5,88 miliardi di euro per sostenere questo progetto nel 2025 e si arriverà a quota 6 miliardi di euro nel 2026 e 2027. Tra le novità un cambiamento nella durata dell’Assegno di Inclusione. Non più 12 mesi con possibilità di rinnovo dopo un mese di sospensione ma 11 mesi di erogazioni poi la pausa prima del rinnovo. Nulla sarà modificato in relazione all’importo e agli altri requisiti di accesso alla misura (cittadinanza italiana, UE o non europea con permesso di soggiorno, assenza di un’auto immatricolata negli ultimi tre anni, non aver rassegnato le dimissioni senza giusta causa).
Continuerà, inoltre, ad essere obbligatoria la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale per poter ottenere il primo versamento dell’AdI. Concludiamo con l’accenno ad un cambiamento che toccherà il Supporto per la Formazione e il Lavoro dedicato agli occupabili tra 18 e 59 anni. Per il 2025 si prevede un aumento da 350 a 500 euro e un’innalzamento della soglia ISEE da 6.000 a 10.140 euro più la possibilità di proroga di un anno partecipando ad un programma formativo.