Disabili e caregiver, dal 2025 cambia tutto: i punti chiave della riforma

La Legge 227 del 22 dicembre 2021 ha introdotto importanti novità per disabili e caregiver che troveranno applicazione a partire dal 1° gennaio 2025.

La riforma della disabilità inizia la fase sperimentale che interesserà nove provincie italiane. Solo in questi Comuni diventeranno operative le novità riguardanti disabili e caregiver ossia i familiari che se ne prendono cura.

Un anno di sperimentazione in nove province prima di far scattare le nuove modalità in tutta Italia. Dal 1° gennaio 2025 capiremo l’efficacia delle modifiche adottate dal Decreto Legislativo numero 62 del 2024 per snellire i tempi di riconoscimento della condizione di disabilità. La riforma della disabilità è, dunque, ai blocchi di partenza.

Le città interessate sono già coinvolte nella formazione relativa alle procedure volte a semplificare l’accertamento dell’invalidità civile e all’introduzione del Progetto di Vita. INPS, ASL ed enti locali stanno “studiando” le nuove direttive. Lo scorso novembre a Perugia si è svolto un primo convegno dedicato alla tutela della disabilità e alle innovazioni introdotte dal DL. Sono state chiarite le novità di una sperimentazione definita “epocale” dal Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli.

I punti chiave della sperimentazione: la riforma della disabilità prende vita

Il cuore della riforma è il Progetto di vita volto a superare le frammentazioni tra mondo sanitario, socio sanitario e sociale e a semplificare i percorsi nell’ottica di una riorganizzazione del percorso di valutazione dell’invalidità civile (compito delegato all’INPS). Tra le novità l’eliminazione delle visite di reversibilità lasciando solo un gruppo di patologie che prevedono la rivedibilità.

Medico e paziente
I punti chiave della sperimentazione: la riforma della disabilità prende vita (Casertanotizie.com)

Per quanto riguarda la valutazione, poi, sarà utilizzato il questionario WHODAS come previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo servirà per valutare l’aspetto qualitativo della dimensione di vita della persona. Verrà eliminata la domanda introduttiva per il riconoscimento della condizione della disabilità e introdotto un certificato introduttivo. La Commissione, poi, si chiamerà Unità di valutazione di base e sarà l’INPS a gestire i riconoscimenti su tutto il territorio nazionale. Il verbale sarà sostituito dalla certificazione unica. Legge 104, invalidità civile, sordità e cecità, dunque, saranno uniti in un unico documento e verranno inoltre introdotti 4 livelli di intensità di sostegno.

Una volta che la sperimentazione sarà avviata si potranno individuare eventuali criticità e correggerle. A tal proposito il Ministro Locatelli ha espressamente richiesto la collaborazione da parte dell’associazione e del terzo settore per analizzare problemi che emergeranno e definire i correttivi. Durante il convegno è stato ricordato come la formazione sia già iniziata nelle province che faranno parte della sperimentazione. In primavera i percorsi formativi aumenteranno per preparare l’intera nazione al cambiamento previsto nel 2026. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sarà il primo ente ad applicare le novità previste dalla Riforma dopo aver studiato la nuova normativa e le nuove procedure pratiche.

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