Arriva un nuovo bonus per i titolari di partita IVA, con un’agevolazione da non farsi scappare: finalmente una buona notizia per i lavoratori.
Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha approvato l’introduzione di un nuovo bonus destinato ai possessori di partita IVA. Grazie ad esso sarà possibile beneficiare di un’interessante agevolazione, che andrà a ridurre i contributi da versare. La misura, tuttavia, è rivolta solamente a chi rispetta determinati requisiti.
A partire dall’1 gennaio 2025, i lavoratori potranno contare su un nuovo bonus messo a disposizione dal Governo per venire incontro ai titolari di partita IVA. Liberi professionisti e lavoratori autonomi avranno così la possibilità di godere di un’agevolazione che prevede un esonero parziale dal pagamento dei contributi totali.
La misura, infatti, consiste in uno sconto che consentirà ai lavoratori di avere un reddito netto più alto: un vantaggio destinato a tornare sicuramente molto utile. I contributi non versati verranno comunque coperti dai fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2025 relativi al bonus in questione, per il quale sono stati investiti 300milioni di euro annuali.
A poter beneficiare dell’agevolazione sono, in particolare, le madri con partita IVA e autonome. Quali sono i requisiti da rispettare per ottenere il bonus? Innanzitutto, le lavoratrici devono avere due o più figli. Nel primo caso, è necessario che il minore abbia meno di 10 anni. Mentre per le richiedenti che hanno almeno tre figli (o più), il più piccolo non deve aver compiuto i 18 anni.
Inoltre, è richiesto che il reddito delle lavoratrici non sia superiore ai 40mila euro. Sono escluse dal bonus coloro che, sebbene abbiano la partita IVA, hanno optato per il regime forfettario. Allo stesso modo, le madri che si dedicano al lavoro domestico o che hanno già ottenuto lo sconto sui contributi nel 2024 non potranno beneficiare del bonus.
Quest’ultimo sfrutta il meccanismo della decontribuzione, determinando una riduzione dei contributi totali. Ad essere convolti sono nello specifico quelli per invalidità, vecchiaia e superstiti – che non andranno versati dalle lavoratrici a cui viene riconosciuta l’agevolazione. L’esonero, si precisa, corrisponde a circa il 35% dei contributi.
Chiunque voglia accedere alla misura, potrà goderne direttamente in sede di Dichiarazione dei redditi. Per avere maggiori informazioni sull’attuazione del bonus, tuttavia, bisognerà aspettare che venga emanato un apposito Decreto interministeriale così da rendere l’agevolazione attiva (in seguito alla sua entrata il vigore con l’inizio dell’anno nuovo).
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